Queste nuove straordinarie vicende, create dalla fantasia del celebre umorista americano, concludono il grande ciclo delle avventure di Tom Sawyer e del suo inseparabile compagno Huck Finn. Si tratta di avventure veramente straordinarie che non sono soltanto il pretesto per sfoggiare una fila serrata di quelle trovate umoristiche proprie del genio di Mark Twain. Avventure che prendono l'animo del lettore e lo tengono sospeso sino alla fine. Ma con l'avventura c'è il calore umano degli indimenticabili protagonisti e dei personaggi che li attorniano. Certo la figura di Tom è predominante: Tom è sempre il monello simpatico e incorreggibile e, nello stesso tempo, il ragazzo saggio e intraprendente cui Huck Finn e il negro Jim guardano come a un modello inimitabile pur non restandogli al di sotto per perspicacia e giovanile malizia.
Nel primo episodio, in cui i nostri eroi fanno nientemeno che un viaggio in dirigibile dall'America al Sahara, è soprattutto notevole il dialogo frizzante, a botta e risposta: dialogo che spesso si avvale di ragionamenti apparentemente assurdi per la dimostrazione di elementari problemi scientifico-geografici. E questo impegno didattico valorizza ancor più i pregi dell’invenzione artistica.
Nella seconda parte, dove Tom fa sfoggio del suo acume poliziesco per la difesa dei deboli e della giustizia contro la tirannia dei malvagi, c’è piuttosto una ricerca morale e psicologica piu pronunciata.
Sono due episodi quindi che — ognuno con le sue peculiari caratteristiche — certamente susciteranno ancora una volta l’interesse e il riso degli ammiratori di Tom Sawyer e dei suoi amici.