Pieke Biermann, una delle più note gialliste tedesche, raccoglie qui tredici racconti neri scegliendo tra il fior fiore delle scrittrici che ama. Finito il tempo dell'oca giuliva da portare a letto e poi scaricare o della femme fatale che tenta di far fuori l'eroe nel giallo tradizionale, compare una nuova generazione di donne che scombina le regole del gioco. Investigatrici di professione o detective improvvisate, poliziotte in carriera, impiegate annoiate o punk beffarde e inquietanti, vivono quasi sempre sole, senza legami fissi, possiedono cani perfettamente addestrati alla difesa personale, nascondono pistole sotto i giubbotti di pelle nera e si allenano al karatè. Ciniche, disincantate, talvolta brutali, ma anche curiose, sentimentali e non prive di una vena di follia, conoscono a fondo la lotta fra i sessi e non disdegnano di avere rapporti con uomini che utilizzano e dismettono come vestiti usati. Alle prese con omicidi, storie enigmatiche e tentazioni di ogni genere, queste novelle figlie di Marlowe si mettono alla caccia del colpevole con risultati eccellenti e imprevedibili.
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