Scale, botole, oscuri passaggi, corridoi fiocamente illuminati che si allungano per chilometri, porte chiuse su locali segreti, altre porte che s'aprono su uffici e stanze d'abitazione, improvvisi spiazzi con illuminazione più intensa dove s'incrociano correnti di traffico pedonale. Ma soprattutto scale e corridoi, corridoi e scale, su centinaia di piani sovrapposti e senza che mai una porta, una finestra, un'apertura qualsiasi permetta di guardare "fuori"... Ma esiste un "fuori" per chi e nato e cresciuto in questo labirintico e sbarrato Universo, di cui nessuno conosce le origini ne lo scopo? Chi cerca di spingersi verso gli estremi piani superiori o inferiori, traversa dapprima vaste zone abbandonate, silenziose, deserte; poi e improvvisamente aggredito e ricacciato, o divorato, da esseri mostruosi... La prima parte di questo libro usci a puntate su Urania nel 1954 col titolo "Alla deriva nell'infinito", e fu un avvenimento memorabile nella storia del.la fantascienza. II romanzo completo fu poi pubblicato nel 1965, e non a caso, ma di pieno diritto, apre oggi questa serie di Classici: come una delle più affascinanti, vertiginose e poetiche saghe spaziali che siano mai state scritte.
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