Nel quattordicesimo capitolo della saga della famiglia Courtney, ambientata tra la fine della Grande Guerra e lo scoppio della Seconda guerra mondiale, troviamo Leon Courtney costretto, dopo la morte dell’amatissima moglie, ad occuparsi da solo della figlia Saffron nel Kenya coloniale degli anni Venti. L’Africa di quegli anni, affascinante e misteriosa, è anche un luogo infido e pericoloso e se c’è una cosa che Leon ha imparato grazie gli alti e bassi dei due secoli di storia della sua famiglia è guardarsi dai voltafaccia del destino, così, oltre a dedicarsi alla sua vocazione di rinomato cacciatore di animali di grossa taglia, l’uomo è molto attento anche a navigare con attenzione nelle torbide acque politiche della sua terra. Ma il clima politico si fa sempre più teso, il secondo conflitto mondiale è ormai alle porte, e le certezze su cui i Courtney hanno potuto contare in passato, cominciano a vacillare. È così che Leon e sua figlia, diventata ormai una donna energica, indipendente ed incredibilmente testarda, si trovano a combattere per la loro stessa sopravvivenza, braccati da spie e traditori per oltre due decenni. Ma sì è ben capito che i Courtney sono duri a morire e Leon e Saffron non fanno eccezione.
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