In Africa si combatte ogni giorno una guerra pericolosa: quella contro i bracconieri che uccidono e torturano le specie protette di animali. Per fortuna esistono uomini come Davide Bomben che in Sulla pista degli elefanti racconta il suo mestiere, quello di ranger che, giorno e notte, cerca di vigilare sugli animali più preziosi del continente africano per difenderli da chi vuol far loro solo del male. Il padre di Bomben è un appassionato dell’Africa e a tre anni porta il figlio Davide in Senegal in un viaggio di scoperta. Per il bambino è l’inizio della meraviglia perché l’Africa non si dimentica, ma rimane per sempre nel cuore. Numerosi saranno i viaggi che porteranno Davide in Africa fino a quando a dodici anni, in una di quelle peregrinazioni, il ragazzino incontra un cucciolo di rinoceronte che è rimasto orfano. Quel giorno cambia per sempre la vita di Bomben che capisce quale sarà la sua missione e il suo lavoro: proteggere gli animali dai bracconieri. L’uomo così si iscrive ad un corso per ranger in Sudafrica e capisce che la sua vita è in questo continente splendido e maltrattato perché solo salvando elefanti, rinoceronti, leoni e coccodrilli dalla ferocia dei bracconieri, la sua vita ha un senso.