Torino. Marino Araldi fa il consulente in una società finanziaria, sta per sposarsi con Fabiana e con lei sceglie la casa nuova. E’ la normalità a lungo cercata. Ma un giorno due agenti di polizia gli chiedono informazioni su Bebè che non vedeva da vent’anni. Dagli anni del movimento, degli scontri di piazza, dei circoli del proletariato giovanile, dei canti di lotta e delle tante sigle strane. Marino e Bebè avevano avuto un rapporto irrisolto e si erano lasciati male, senza più avere modo di chiarirsi. Ora lei è stata assassinata e Marino vuole scoprire chi è stato, trascura la fidanzata e il lavoro e comincia un viaggio a ritroso nel tempo. Per prima cosa cerca altre persone che non vedeva da tanti anni. Alcuni hanno cambiato indirizzo, altri non si ricordano di lui, altri ancora non vogliono parlare. Ma qualcuno trova. Dario è un dirigente della Regione e si presenterà alle prossime elezioni, Luigi insegna, Amedeo continua a frequentare un piccolo gruppo che discute di Marx e Lenin, Costanza è sposata e separata e gli mostra il video della figlia che fa danza, Marcello è uscito da poco dal carcere in regime di semilibertà. Tracce evanescenti, false piste. Quando pensa di rinunciare, Marino incontra Lorenza che viene da un mondo e una storia completamente diversi, ed è lei che gli fornisce la traccia giusta. Marino ha cercato lontano la risposta che invece si trovava vicinissima. Finalmente l’ex rivoluzionario sa, ma la sua normalità è andata a pezzi. Deve ricominciare tutto da capo, ma l’ha già fatto altre volte e la cosa non lo spaventa.
|