Indubbiamente era un insetto: questo risultava evidente. Lungo più di due centimetri, era sottile e aveva un carapace segmentato. Era stato parzialmente schiacciato, e la morte aveva fatto sì che i suoi arti si contraessero, enfatizzando la forma a goccia del corpo. Lo posai su una parte abbastanza pulita del lenzuolo. Su quello sfondo chiaro, l'insetto sembrava tremendamente alieno. Paul si chinò per osservarlo più da vicino. Mai visto niente del genere. E tu? Scossi la testa. Neanch'io avevo idea di cosa fosse. Sapevo soltanto che non avrebbe dovuto essere lì. Allontanatosi da Londra e dalla violenza che l'ha quasi ucciso, il dottor David Hunter è in visita al Centro di Antropologia Forense, la leggendaria Body Farm di Knoxville, Tennessee. Ha bisogno di conferme, di capire se è ancora in grado di svolgere il suo lavoro e di confrontarsi con la morte in tutte le sue più macabre e insane manifestazioni. Hunter troverà presto la risposta, perché sarà suo malgrado coinvolto in un'indagine molto complessa…
All'interno del bungalow, la vittima giace nuda, supina su un tavolo, legata mani e piedi, con evidenti ferite d'arma da taglio, inferte quando, forse, era ancora viva. Una sedia davanti al corpo fa pensare che l'assassino abbia assistito allo spettacolo degli ultimi attimi di vita della vittima. Le uniche impronte sulla scena risalgono a un certo Dexter, morto sei mesi prima. Almeno così registra l'anagrafe. Poi un altro cadavere viene trovato nelle stesse condizioni. E un altro ancora… È chiaro che l'assassino non solo è molto astuto e non lascia tracce; non solo è molto cattivo; è anche, scientificamente, molto preparato. Cosa riuscirà a scoprire David Hunter?
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