Nel Messico degli anni venti, infestato da bande di predoni e assassini, e pattugliato da squadroni di poliziotti non meno spietati e sbrigativi dei loro avversari, si muovonoo i protagonisti di questo romanzo, che solo a una lettura superficiale può essere giudicato "d'azione". Narrando, infatti, le avventure di tre gringos che intraprendono la ricerca dell'oro sui contrafforti della Sierra Madre, Traven descrive magistralmente una società degradata, contradditoria e violenta su cui la ricchezza rappresentata dal petrolio passa senza lasciare tracce e senza riuscire a migliorarla. Contrapposta alla ossessiva e spietata volontà di arricchirsi dei gringos sta la millenaria civiltà degli indiani, ai quali viene affidata la risoluzione della vicenda, attraverso la punizione dei malvagi e la premiazione dei buoni, in nome di una morale che indubbiamente Traven giudica "superiore".
B. Traven è lo pseudonimo di uno scrittore di origine tedesca, che fino alla morte è riuscito a tenere del tutto ignota la propria identità. Di certo si sa solo che, trasferitosi in Messico attorno al 1925, vi è morto il 26 marzo 1969. Da questo romanzo il regista John Huston ha tratto un celebre film, nel 1948, interpretato da suo padre, Walter, da Tim Holt e dall'indimenticabile Humphrey Bogart.
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