Una guerra improvvisa distrugge in poche ore la Terra, giunta al culmine di una decadente civiltà tecnica e scientifica. In fuga dalla catastrofe tre uomini audaci o folli, Sabelius il tecnocrate, Morgan l'astronauta e Goestz il poeta ribelle, raggiungono un misterioso pianeta apparentemente fermo al quinto giorno della Creazione; su tutto aleggia una nebbia vischiosa e da quella nebbia i tre si accorgono di poter creare qualsiasi forma di vita. Tra splendore e follia, su Gea, il nuovo pianeta Terra, sotto l'arbitrio assoluto di tre uomini dominati dalle proprie passioni e ambizioni, dai loro lutti e dai loro incubi, rivivono mostri e divinità dimenticate e ne vengono generate di nuove, mentre la civiltà umana riparte da zero. Visionario e simbolico La nascita degli dei è l'opera letteraria della fantascienza francese che ha maggiormente influenzato lo stile e le scelte dei giganti del cinema e del fumetto fantastico d'oltre alpe dagli anni '60 in poi. Nelle descrizioni, nelle atmosfere e nella concezione di questa seconda creazione a immagine e somiglianza del bene e del male che alberga nell'Uomo si intravedano i futuri tratti descrittivi di Moebius e Bilal, i paesaggi e le astronavi di Mèziéres, il ritmo narrativo di Besson.
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