Sono i ruggenti anni venti del Novecento quelli destinati a cambiare la condizione economica degli Osage, tribù confinata decenni prima in una riserva dell'Oklahoma. Dopo essere stati costretti ad abbandonare usanze, riti religiosi e la propria lingua, diventano improvvisamente i cittadini più ricchi degli Stati Uniti grazie al petrolio. La riserva, di cui hanno libero sfruttamento delle risorse naturali, poggia su un mare di oro nero e porta a un immediato mutamento delle loro situazione. Molti di loro decidono di vendere le concessioni, incassare milionari di proventi e iniziare uno stile di vita differente. Girano per le strade a bordo di scintillanti Cadillac e mandano i figli a studiare in Europa con massima invidia dell'opinione pubblica bianca, in prevalenza quacchera. In questo contesto storico è trovata assassinata, con due fori di pallottola in testa, Anne, membro di una delle famiglie Osage più ricche. È l'inizio di una scia di sangue. Un colpo di pistola, l'avvelenamento e altri cause sono il mezzo con cui vengono assassinati vari membri della comunità e anche diversi degli investigatori dediti al caso.
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