Area Sito

 
Urania

Cambia Area DB:

» HELP HomePage «
» Forum
» Cerca
 
  

Database

 
» Database Collane UM
» Autori
» Tags
» Novità
» Le Interviste di UM!
» Wanted !!!
» Scambio/Vendita
» La Compagnia del Ciclo
» Giudizi/Commenti
 
  

Utenti OnLine

 
Visitatore Visitatori(200)
 
  

Classifiche

 


 
  

URANIA Mondadori

 

 
  

Le figlie di URANIA

 

 
  

Ricerca Libri

 
Inserisci i dati:
Numero:
Titolo:
Tit.Orig.:
Autore:
Editore:
Trama:
Relazione:
 
  

Links utili

 
 
  

Contatti

 
Amici di UraniaMania
Lo Staff di
Urania Mania
Lo Staff onorario di
Urania Mania
 
  
 

Pagine di Narrativa - Pagine

 
 
Codice:139466      
 
Piace a 0 utenti
Non piace a 0 utenti
Media: 0.00
 
Titolo:   Troppo bella per vivere
Autore:   Michele Lo FOCO
 
Data Pubbl.:   Novembre 2007 ISBN:    8875572372
Titolo e/o Data Orig.:  
Note:  
 
Genere:   Libri->Gialli
 
Categoria:   NON FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Principali Dimensioni:   170 x 240
Contenuto:   Romanzo  N. pagine:   134
 
 
  Ultima modifica scheda: Mr.Chicago 20/09/2017-15:41:31
 
   
 

 
 
Quando si era chinato sul corpo di quella ragazza ancora senza nome aveva pensato che le avevano impedito di costruire giorno per giorno la sua storia.
Forse non avrebbe combinato nulla di buono, ma poteva tentare. Con una fluidità ed una verve sempre più convincenti, Michele Lo Foco ci trascina e rapisce nell'ingegnoso intrigo del suo nuovo giallo, lasciandoci poi guidare dai fertili dubbi, dalle gustose riflessioni, dall'ironia malinconica, dalla quieta maestria investigativa del suo ormai indimenticabile Commissario Rosario Morando.
Un'opera è sempre i suoi personaggi, la densità o bizzarria universale dei loro carattere, i loro nascondimenti soprattutto interiori: ed anche qui, sul filo di una vicenda drammatica sempre pronta a spalancarsi sotto turbati baratri ironici, taglienti filosofemi esistenziali, emerge un purgatorio di destini annodati come dai fili di un inestricabile fato sarcastico: quella ragazza era una miniera di sorprese e lui non era che al limite dei fatti.
Al limite dei fatti Rosario Morando e il suo vecchio amico ed ex collega Oreste Rossignolo, vitalissimo seppur pensionato e ridotto su una sedia a rotelle, discettano insieme della delittuosa tramaccia da scoprire, ma anche dell'intero abbrivio o sconforto epocale, con un continuo rimando e dialogo, gomito a gomito o nella distanza telefonica e del computer: ed il dialogo trasparente e sornione, amicale e quasi fraterno fra i due, è certo la costante più felice e necessaria dell'intero libro, con le loro amabili schermaglie di ipotesi, supposizioni, tracce, comprove…