25 ottobre 1892. Sul quotidiano Temps appare la notizia di un crimine efferato commesso nel castello Glandier, ai bordi della foresta di Sainte Geneviève. La sera prima, mentre il professore Stangerson lavorava nel suo laboratorio, qualcuno aveva cercato di assassinare la figlia che domiva nella camera gialla accanto. Si tratta di un classico delitto in camera chiusa, un caso praticamente insolubile. Tenterà di risolverlo, riuscendoci, un giovane e brillante reporter, Joseph Rouletabille. Joseph Joséphin, detto Rouletabille, è un giovanissimo reporter nella Parigi vitale e caotica della Belle Époque. "Il mistero della camera gialla", pubblicato nel 1907, è un'originale variazione sul classico "enigma della camera chiusa" e fu uno straordinario successo popolare. Gaston Leroux, che avrebbe creato tre anni dopo "Il fantasma dell'Opera", esalta la logica fiduciosamente positivista del suo eroe, ma la immerge in una nebbia misteriosa e quasi onirica che ha permesso alle avventure di Rouletabille di travalicare i confini del genere. Se la perfezione del congegno narrativo ha reso questo romanzo uno dei capolavori imprescindibili del giallo, è stata la bizzarra aura poetica che avvolge ambienti e personaggi a sedurre Jean Cocteau e a farne un oggetto di culto per i surrealisti.
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