Viola Ridolfi, nella stagione della sua vita che si apre all'adolescenza, scrive la storia di un viaggio nel cuore di una foresta incantata, abitata da presenze misteriose: un viaggio alla ricerca di un cane perduto e, più ancora, alla ricerca del proprio io, come accadeva nelle storie dei cavalieri antichi, per i quali lo smarrirsi nella selva era una prova e insieme la rivelazione a se stessi del proprio valore. La freschezza dell'inventiva e la rapidità del passo narrativo rendono piacevole la lettura.
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