In un futuro indeterminato, ma molto vicino a noi, un uomo viene arrestato e condannato. L’accusa è nebulosa, forse un delitto, forse una deviazione dalla norma imposta a ogni cittadino, forse solo il caso. Mesi e mesi in isolamento, ai limiti della follia, e poi, quando le resistenze fisiche e morali si sono spezzate, l’invio in un feroce campo di detenzione, dove violenza, fame, stenti, arbitri, sono all’ordine del giorno. È realtà o allucinazione di una mente malata l’Anello che intorno alla Terra sembra ospitare divinità e ciclopi in un paradossale specchio dei vizi e delle violenze terrene? L’astronave che naufraga nell’Anello è il falso ricordo di una mente sconvolta, o la causa dell’incriminazione che ha condannato l’uomo a uno stato di perenne orrore? Poi, un giorno, oltrepassati i confini della follia, l’uomo viene graziato e restituito alla Metropoli dove la polizia reprime ogni sussulto di rivolta, dove il controllo dello stato sui cittadini è totale, dove anche sognare è proibito. E nella Metropoli lo sconfortato e piegato ex prigioniero troverà compagnia, troverà nuove realtà, e ancora, non sapendo se saranno realtà o immaginazione.
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