Il giornalista-detective Steven Everett riesce a portare alla luce l'occulta verità di un caso giudiziario che mille complicità interessate tendevano a seppellire nel silenzio. John Wells affronta gli inspiegabili suicidi che decimano un gruppo di adolescenti; Everett tenta di dimostrare l'innocenza di un condannato che nel braccio della morte del carcere di Saint Louis aspetta entro poche ore l'iniezione letale. Tra parolacce, sbronze e portaceneri stracolmi, Wells ed Everett, ostentando un cinismo di bon ton, sfidano un mondo ben più cinico di loro, senza lasciarsi intimidire dagli effettacci alla Stephen King che per amor di cassetta il romanziere dissemina sul loro cammino. Sotto la patina horror, affiorano in entrambi i casi le nervature di un buon solido giallo chandleriano: quanto basta per riconfortare il lettore messo a dura prova dalla melassa politically correct di Grisham e dalle autopsie seriali di Patricia Cornwell.
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