Tra gli autori di romanzi di fantascienza si contano molti scienziati autentici, che sfruttano la propria competenza per corredare con particolari di grande esattezza scientifica e tecnica i frutti dell'immaginazione. Fred Hoyle, l'autore de La nuvola nera e di A come Andromeda, nonché de Il viaggio di Ossian (Pocket Fantascienza n.543) e di Nello spazio profondo (pure pubblicato da Longanesi & C.), segue invece il procedimento opposto, e si serve della fantascienza come di uno strumento per diffondere tra un pubblico più vasto le sue teorie sul tempo, sullo spazio e sulla struttura dell'universo. ln Sette passi verso il Sole, uno dei suoi primi romanzi, scritto in collaborazione con il figlio Geoffrey, seguiamo le avventure di un giovane sceneggiatore della televisione inglese, che diventa casualmente vittima (o complice?) di un fantomatico scienziato, autore di uno strumento per superare la barriera del tempo, e viene proiettato a più riprese in un futuro tutt'altro che roseo, ma indubbiamente spassoso. Nonostante la sua visione apocalittica dell'avvenire dell'umanità, Hoyle, da buon inglese, non perde infatti il senso dell'umorismo, e sembra volerci dire che, si, la situazione è disperata; ma non grave.
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