Come si fanno i Presidenti negli Stati Uniti d’America? Eugene Burdick ce lo spiega in questo romanzo servendosi di personaggi inventati o no. Siamo così introdotti nella grande macchina della politica interna americana, dove si incontrano Kennedy, che sembra imbattibile alle prossime elezioni ma come tutti sanno viene poi assassinato, Johnson, Goldwater ecc. Un gruppo di esperti prepara allora il «Successore», adoperando gli ultimi ritrovati dell’elettronica, della cibernetica, della psicologia, della psicanalisi: sono questi i veri dittatori della opinione pubblica, che riescono a controllare, prevedere, convincere. Il punto di vista di Burdick è evidente: se questa gente sbaglia la scelta dell’uomo, errore sempre possibile dato che il materiale umano non è mai garantibile al cento per cento, il nuovo Presidente potrebbe essere un pazzo, un delinquente o, nella migliore delle ipotesi, uno squilibrato. Ecco inserirsi nella polemica del romanzo un uomo che, all’insaputa di tutti, può travolgere prima la macchina politica e poi il Paese.
|