Il senso di disagio, di vaga inquietudine e di irritazione che quasi tutti abbiamo provato osservando le scimmie nelle gabbie degli zoo, specialmente quelle che "somigliano" di più all'uomo: gorilla, scimpanzè, babbuini, orangutan, ha forse ispirato questo fantastico, impressionante, ironico romanzo di L. Sprague de Camp e P. Schuyler Miller. Gli autori immaginano che un gruppo di una ventina di uomini e di donne si risveglino - dopo una specie di letargo provocato dall'esplosione di un gas - dopo un milione di anni. Naturalmente il mondo è completamente cambiato e l'homo sapiens è scomparso dalla Terra, esclusi i personaggi del romanzo. Le scimmie si sono evolute, specialmente i gorilla, e noi assistiamo alla nuova civiltà delle scimmie, succeduta sulla Terra a quella dell'uomo. Gorilla scienziati, gorilla padri di famiglia, gorilla guerrieri, gorilla uomini di governo, vivono, ragionano e soffrono in questo romanzo, come noi ora facciamo, ma forse - e questa è la parte più divertente del libro - con più saggezza e con più amore del prossimo di quanto gli uomini non usino ancora.
IN APPENDICE Niente fiori all'Ambrosia // Rex STOUT (1ª puntata)
CURIOSITA' COLLEZIONISTICA Questo numero sulla retrocopertina riporta in prima edizione in Italia, come disegno pubblicitario per promuovere il tascabile Topolino, la copertina del periodico americano a fumetti numero 394 di Four Color Comics del maggio-giugno 1952 disegnata da Carl Barks, forse il più grande disegnatore e sceneggiatore disneyano di tutti i tempi, detto " l'uomo dei paperi". Il numero diventa oggetto di culto non solo per gli Urania-maniaci ma anche per gli aficionados italiani disneyani di questo grande artista.
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