L'immortalità era finalmente alla portata del leggendario uomo-scimmia. Egli poteva permettersi di passare il prossimo secolo a saltare di albero in albero nella sua amata giungla, a battersi per gioco con i suoi amici animali o magari a far l'amore con la sua splendida moglie in Inghilterra. Ma qualcuno stava cercando di ucciderlo. E questo qualcuno non era uno dei comuni malvagi, ma un immortale come lui: Doc Caliban, un uomo diventato leggenda per la sua instancabile lotta contro il male con il coltello e con il bisturi. Entrambi si ritrovarono prigionieri di una lotta mortale per la vita eterna, e un solo vincitore doveva emergere, colui che sarebbe vissuto per sempre. Così avevano stabilito i Nove, i Signori del Tempo e della Terra.
Leggete Festa di marte, allora, per quello che è: un libro arruffato, chiassoso, scandaloso, carico di tensione, ilare, e ne sarete ben ripagati in puro divertimento... I suoi intrecci e i suoi personaggi sono forze naturali, gente naturale (in modo armonico e contrastante) ed egli rimette sempre tutto in discussione. Vi fa raggricciare per l'orrore e per la sorpresa... »
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