Tratti dalla migliore narrativa francese del Soprannaturale, i racconti proposti in questo volume testimoniano di una tendenza a considerare il Fantastico non tanto come un mondo differente e alternativo al reale, ma piuttosto come una sorta di estensione di quest'ultimo in territori comunemente inesplorati. Più il loro luogo di apparizione risulta familiare e consueto, e più le manifestazioni del Fantastico sortiscono un effetto improvviso, inatteso, inquietante. I fantasmi si inseriscono così nelle maglie del quotidiano, attraversando pareti, uscendo dai quadri, affacciandosi dagli specchi, in una continua alternanza di sogno e realtà. Maestri incontestabili del Fantastico francese, oltre che romanzieri più spesso abituati a descrivere realtà ordinarie, gli autori proposti in questo volume gestiscono sapientemente e con la massima lucidità questa oscillazione, penetrando in un misterioso "altrove", in un universo sostanzialmente onirico, con logica, precisione e rigore, riuscendo a rendere verosimile anche l'inverosimile.
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