L'arte di raccontare situazioni inquietanti, paradossali, ambigue, seguendo il corso di un'immaginazione che si avventura oltre la soglia della ragione consueta, creando casi anomali e straordinari, nasce in Poe da un gusto sottile e compiaciuto per l'esplorazione dell'insondabilità del reale, fra le tracce confusamente visibili di altri mondi e altre esperienze. I congegni macchinosi di Poe, le sue tortuose invenzioni, percorse e sostenute da un accanimento raziocinante che non conosce soste, vogliono essere gli strumenti rigorosi di una geometria della mente che scruta e fissa la fluida mobilità di sensazioni altrimenti sfuggenti e inafferrabili. Affidati all'analisi meticolosamente dissezionante di Auguste Dupin, protagonista di queste particolarissime detective-stories, ironico e prestigioso solutore di enigmi e misteri intricatissimi, questi racconti si aprono a esiti comico-satirici volti a frantumare la drammaticità delle tensioni e a dissolvere, come alla fine di un gioco d'azzardo, un clima di attesa e di suspense cresciuto a dismisura.
|