L’opera di Lovecraft è profondamente pervasa di valenze oniriche: l’autore stesso era assolutamente convinto che tutta la Narrativa Fantastica fosse decisamente connotata in tal senso e che esistesse un elemento unificante nei più diversi autori del genere, una medesima capacità di attingere al misterioso universo del sogno. Un mondo dotato di leggi particolari, dal quale può scaturire un tipo di letteratura altrettanto valida di quella realista.

I racconti e i romanzi contenuti in questo volume costituiscono un vero e proprio mondo dell’incubo che vive dei simboli ambigui, sconcertanti, spaventosi delle visioni notturne.