Area Sito

 
Urania

Cambia Area DB:

» HELP HomePage «
» Forum
» Cerca
 
  

Database

 
» Database Collane UM
» Autori
» Tags
» Novità
» Le Interviste di UM!
» Wanted !!!
» Scambio/Vendita
» La Compagnia del Ciclo
» Giudizi/Commenti
 
  

Utenti OnLine

 
Visitatore Visitatori(188)
 
  

Classifiche

 


 
  

URANIA Mondadori

 

 
  

Le figlie di URANIA

 

 
  

Ricerca Libri

 
Inserisci i dati:
Numero:
Titolo:
Tit.Orig.:
Autore:
Editore:
Trama:
Relazione:
 
  

Links utili

 
 
  

Contatti

 
Amici di UraniaMania
Lo Staff di
Urania Mania
Lo Staff onorario di
Urania Mania
 
  
 

Il Pesanervi - Bompiani

 
 
Codice:12041      
 
Piace a 0 utenti
Non piace a 0 utenti
Media: 0.00
 
Titolo:   Il museo nero
Autore:   A. P. DE MANDIARGUES (ps. di André Pieyre DE MANDIARGUES)
   Traduzione: Laura Lovisetti FUÀ
 
Data Pubbl.:   15 Maggio 1968 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:   La Musée noir, 1946
Note:  
 
Genere:   Libri->Fantastico - Varia
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Principali Dimensioni:   118 x 205
Contenuto:   Antologia  N. pagine:   216
 
 
  Ultima modifica scheda: Mr.Chicago 11/11/2020-13:09:17
 
   
 

 
 
«L'invasione della realtà da parte del meraviglioso»: nulla meglio di queste parole dell'autore potrebbero illustrare l'opera di Andre Pieyre de Mandiargues, che, sulla scia del Prix Goncourt, assegnatogli a Parigi lo scorso anno, esce oggi dalla ristretta cerchia dei conoscitori per affermarsi come l'opera di un autentico maestro. Mandiargues è uno scrittore raffinato, sfolgorante, sottilmente morboso, che si iscrive nella tradizione di una prosa miniata, e insieme ricca di una tensione nascosta e d'illuminazioni veloci e crudeli. Si immagini la cupa violenza di Sade dissolta nel limpido meccanismo di una novella di Borges e si avrà un'idea approssimativa dei racconti di questo Museo nero, dove i limiti che separano il verosimile dal fantastico sfumano continuamente davanti agii occhi. Nessuna descrizione è più pastosa e concreta, reale fino ai particolari più inaccettabili, di quella che Mandiargues dà dell'impossibile — e basterà pensare al grottesco banchetto delle gigantesse, nella «Tomba di Aubrey Beardsley», che si risolve in una fantasiosa carneficina, o alle nozze del signor Molle, curioso personaggio indefinitamente allungabile e restringibile, — mentre i racconti più veristici, che sembrano addirittura ispirati a tragedie di cronaca nera — come quello che apre la raccolta — sono invece immersi in quell'atmosfera feroce e misteriosa che è appunto delle favole.
E, alla fine dei lbro, il lettore si rende conto di aver camminato sul filo di un rasoio che solo a poco a poco rivela quanto sia tagliente.