Alfred Jarry non è soltanto il creatore di Ubu, la trilogia teatrale che doveva segnare un punto di partenza per tutto il nuovo teatro, non è solo l'inventore della patafisica, questa "scienza delle soluzioni immaginarie", immenso scherzo giocato all'eredità metafisica del pensiero occidentale; è, invece, l'autore di un'opera vasta e sconcertante, che, condotta sul filo di un agghiacciante humour nero, per unicità e ricchezza di temi richiama immediatamente quelle di Rimbaud e Lautréamont. Nel breve arco della sua vita (nacque a Lavai nel 1873 e morì a Parigi, ucciso dall'alcool, nel 1907), Jarry, come aveva rivoluzionato il teatro, trovò anche il tempo di insinuare il demone dell'assurdo in quell'altra cristallizzazione della cultura europea che è il romanzo. Dopo aver pubblicato Il Monaco di Artaud, Il Pesanervi non poteva non pubblicare un romanzo di colui che di Artaud fu il vero maestro. E fra i suoi romanzi, Il Supermaschio occupa un posto tanto particolare che, poco prima di morire, Jarry non riusciva a togliersi di mente l'immagine inquietante del suo protagonista. Perché il Supermaschio e non il Superuomo? La distinzione non vuol tanto stabilire una differenza tra superiorità fisica e spirituale, quanto un diverso valore attribuito a questa superiorità. Marcueil è superiore per disgrazia, quasi per tara ereditaria. Si nasconde dietro a una apparenza assolutamente mediocre, e solo per scommessa, accetta — camuffato — di dar prova di sé, impegnandosi a battere il famoso "record dell'Indiano", con l'aiuto compiacente di sette donne. E a questo punto s'insinua un personaggio imprevisto: la superfemmina... Ma quando l'esistenza del Supermaschio è provata senza più dubbio, quale palma viene consegnata al vincitore della scommessa? La morte, naturalmente. L'eccellenza del Supermaschio si volge in derisione, e questo moderno Titano soccombe, non a una divinità più forte di lui, ma proprio alla debolezza dei suo avversario. Nel confronto finale tra i due granidi rivali, sta il tema segreto di questo che è anche, malgrado tutto, un indimenticabile romanzo d'amore.
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