Un uomo scambia il suo cappello, nel Duomo di Praga, con quello di un certo Athanasius Pernath, e rivive come in un sogno l'esistenza di costui. A questo inizio si aggancia la vicenda del Golem, il robot avanti lettera, cui una parola infilata tra i denti conferisce una vita provvisoria, ma tanto più violenta perchè in lui si concentra una forza che non ha che poche ore per scatenarsi. Quest'esplosione di forze nel mondo segreto e malato in cui si muovono i personaggi di Meyrink crea una tensione e insieme un incanto che caricano di nuovi significati l'antica leggenda praghese legata al nome di Rabbi Loew. Gustav Meyrink nacque a Vienna nel 1868. Il fallimento della sua carriera d'impiegato gli permise di darsi completamente alla letteratura. Il Golem fu il suo primo romanzo, che ebbe subito un successo straordinario. Pubblicò in seguito altri romanzi, tra i quali L'angelo della finestra occidentale, tutti in vario modo ispirati a quelle scienze esoteriche, alchemiche, magiche, di cui Meyrink fu un grande cultore.
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