In un orrido castello della costa finlandese, appare una sirena. Non è la sirena deliziosa del racconto di Andersen, nè una delle crudeli ammaliatrici dell'equipaggio di Ulisse. Forse, è ambedue le cose. Donna o mostro, la sirena rimane fino alla fine di questo romanzo misterioso e affascinante, un personaggio ambiguo, insieme doloroso e orrificante. In fondo, nelle nozze brutali tra il reale e lo stupefacente, la verità rimane sempre a metà strada, e ciò che conta sono certe sfumature, una penombra di sogno, un malessere, che singolarizzano la dimora dove vivono gli eroi. Da questo equilibrio, ne La ninfa del mare, sorge un'autenticità meravigliosa, bizzarra, interessante, che accompagna tutte le pagine col suono incantato di una musica notturna, la quale intensifica l'enigma e ci incita a trovare la sua soluzione.
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