Sullo sfondo del deserto pietrificato del Grand Canyon, vicino a stabilimenti atomici che preludono il futuro, si snoda una vicenda che sembra avere le radici nell'origine dell'uomo e che , insieme, macabramente lo proietta in un avvenire ancora precluso a mente umana. E' possibile creare scientificamente,col solo ausilio della tecnica e delle nuove scoperte, un superuomo? Sarà costui veramente tale o semplicemente un mostro? Questa la tematica svolta, sulle orme di Wells e Stevenson, dall'autore, ma, a differenza di altri simili, il personaggio da lui prescelto, quest'ultimo mostro, è estremamente affascinante. Lo si segue passo passo; trepitrepidando per la sua sorte, lungo tutta la durata del romanzo, fino all'incredibile, eppur logicissima, soluzione finale. L'orrore mortale ha radici profonde: esso è impotenza, impossibile dominazione della materia, terribile limitazione dell'umana creazione. E ogni volta che qualcuno leva il capo a contemplar le stelle, per fatalità sembra che non lo aspetti altro che una specie di Frankestein alla rovescia, un vampiro sanguinoso, qualunque sia stata la volontà, anziché l'amabile luminoso angelo della vita, sempre rincorso, mai afferrato.
|