Storie, racconti, leggende: dalla pittura rupestre agli scervellamenti degli autori contemporanei, l'arte di narrare è un'attività fondamentale per la nostra interiorità che si è sviluppata di pari passo con l'Umanità stessa. Ed è una narratrice di un luogo lontano e di un'epoca leggendaria la protagonista del racconto d'apertura. Telling Stories io the Sky è firmato da Eleanor Arnason, autrice che nasce letterariamente nelle file del New Wave (corrente della SF britannica fortemente sperimentale esplosa a cavallo tra gli anni '60 e '70) pubblicando il suo primo racconto, A Clear Day in the Motor City, nel 1973 sul numero 6 di New Worlds, rivista ufficiale del movimento. Nelle opere della Arnason, nelle quali è piuttosto evidente il punto di vista antropologica ricorrono spesso personaggi non integrati nella società che li circonda, come nella presente storia, una Fable su una mendicante reietta che diventa la cantastorie preferita del vento del Nord. In una narrazione lieve e ricca di immagini la Arnason ci racconta una articolata serie di relazioni tra il mondo degli uomini e quello delle potenze spirituali che si incontrano nel comune amore per le storie. Collegato egualmente a elementi autobiografici e ad elementi letterari è il breve racconto La Settima Figlia di Bruce McAllister McAllister (del quale abbiamo letto Fuoco Azzurro nel n.9) è un autore difficilmente catalogabile, poiché non è legato a un particolare mondo fantastico ma articola la relazione tra elementi fantastici e realistici ogni volta in modo diverso, a seconda della sue inclinazioni, dei suoi gusti e dell'espressività poetica che vuole dare alle sue narrazioni. Un aspetto che lo denota rispetto agli altri è, per sua stessa ammissione, l'interesse per un punto di vista personale nell'evocazione degli elementi fantastici.
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