È l'autunno del 1951 e la Guerra di Corea è in pieno svolgimento. Nikolaj Hel, ventiseienne, ha trascorso gli ultimi tre anni della sua vita in una cella di isolamento nelle mani dei soldati americani. Hel è un maestro di hoda korosu, uno stile di combattimento che permette di uccidere l'avversario a mani nude, parla sei lingue e ha affinato uno straordinario "sesto senso", una sorta di acuta percezione di pericolo imminente. Ha insomma tutte le carte in regola per diventare il più inarrestabile assassino del mondo, e la CIA ha bisogno di lui. Gli americani offrono a Hel la libertà in cambio di un semplice lavoro: andare a Pechino e uccidere l'Alto Commissario sovietico di stanza in Cina. Quasi certamente sarà una missione suicida, ma Hel accetta. Ad addestrarlo per questa missione mortale è la bellissima Solange, una ex prostituta francese che, però, finisce con l'innamorarsi di Hel. Insieme, Hel e Solange si troveranno ad affrontare caos, violenza, sospetti e tradimenti, fino all'ultima fatale e inevitabile decisione. Don Winslow con questo romanzo ha accettato una sfida avvincente e pericolosa. Avvincente perché si trattava di confrontarsi con un mito della narrativa mondiale, Rodney William Whitaker, meglio conosciuto con lo pseudonimo di ‘Trevanian‘, che con il romanzo Shibumi. Il ritorno delle gru ha dato vita al mistico e geniale assassino, Nikolaj Hel, una leggenda del genere thriller. Pericolosa perché proprio da questo confronto il rischio di uscirne irrimediabilmente sconfitti era molto più che probabile, ma ai grandi scrittori le sfide non fanno paura e Don Winslow conferma di appartenere a pieno titolo a questa categoria.
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