Il sole immobile nel cielo, osserva, rossastro e caldissimo, gli ultimi giorni della Terra il cui lungo meriggio, che ormai si avvia verso il tramonto, ha dato vita a nuove forme di esistenza ed a nuove creature, in un ambiente trasformato in una immensa serra. Col tempo, i vegetali hanno conquistato il predominio sul globo. Favorita dalle nuove condizioni climatiche, la loro crescita non ha subito arresti: tutta la superficie illuminata dal pianeta non è altro che un immenso inferno verde. Il trascorrere di ere innumerevoli ha portato anche un'evoluzione delle specie vegetali: le ha trasformate, specializzate, dotatedi un rudimentale sistema nervoso e di una specie d'istinto sempre vigile, diretto verso un unico scopo: "divorare" per nutrirsi, sopravvivere, proliferare. Nell'inferno verde solo pochissime specie animali sono riuscite a perpetuare la loro esistenza. Una di queste è l'uomo che, con il tempo, ha smesso tutte le sue rumorose ed inquietanti attività tornando a rifugiarsi sugli alberi dai quali era sceso. Simile ad un parassita delle piante - alto solo trentacinque centimetri - l'uomo trascorre la sua breve ed incerta esistenza tra i pericoli innumerevoli, pago soltanto di vivere quel tanto che gli consenta attraverso i suoi figli di perpetuare la specie. Ma tutto l'universo è regolato da flussi cosmici che regolano modi e funzioni di ogni sua parte, anche la più minuta, e questi segneranno anche il destino del nostro mondo indicando la via della rinascita alla razza umana. Quest'opera ha conseguito il Premio HUGO.
|