Per LA CITTÀ DEI VAMPIRI va fatto un discorso a parte che porterebbe via molto più tempo e spazio di quanto non sia consentito da una presentazione in quarta di copertina. Ci limiteremo quindi a dire che si tratta di un romanzo assolutamente atipico nella produzione vanvogtiana, e questo in quanto - per l'unica volta nel corso della sua lunghissima produzione letteraria - Van Vogt si è "lasciato andare" all'immissione nei suoi scritti di elementi tipicamente fantastici. Va comunque subito detto che il risultato che ne è sortito è stato, non solo assai positivo, ma ha addirittura suscitato tanti consensi presso gli appassionati nel corso degli anni sin dal momento della prima pubblicazione, che la recentissima notizia di un seguito alla vicenda che Van Vogt starebbe approntando in quest'ultimissimo periodo, ha suscitato una vera e propria frenesia tra i lettori. Per tornare a LA CITTÀ DEI VAMPIRI, avrete modo di assistere all'immissione di temi quali quelli di una razza che si ciba di sangue umano nei contesti galattici e ciclopici di Van Vogt, ed il risultato - come avrete modo di constatare - è quantomai felice. Un nuovo tassello nella proposizione di tutta l'opera del grande scrittore canadese.
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