Molte cose possono generare un esilio, un allontanamento definitivo dalla nostra vita per come è sempre stata. Catastrofi planetarie e catastrofi interiori: le une ci impogono di adattarci e sopravivere in un mondo diventato irriconoscibile e alieno, le altre ci obbligano a rivedere il senso di noi stessi nei confronti degli altri e del nostro tempo. La pratagonista di Eco, il racconto di apertura di questo munero, subisce un esilio Sresmv: ha deciso di vivere da sola lontano dagli insedimnenti umani quando il mondo, per una catastrofe naturale ha iniziato gradualmente a spegnersi. L'autrice, Elizabeth Hand Modo sceglie di lasciare sullo sfondo l'evento catastrofico riferendosi ad esso in modo delicato e lontano. accennato ed elusivo; eppure la catastrofe, sebbene remota, incombe inquietante su ogni passaggio della storia, consentendo all'autrice di descrivere. nella luce di un ineluttabile e definitivo isolamento, i mille moti dell'animo della protagonista ormai per sempre esiliata dalla vita che aveva un tempo. I sentimenti vissuti dalla donna sono semplici e universali e quasi certamente anche noi faremmo come lei, se fossimo nei suoi panni: ci organizzeremmo per sopravvivere il più a lungo possibile e cercheremmo di tenere in vita i legami più importanti che avevamo, magari uno solo, quello che per noi ha contato di più sperando che almeno quello si sia salvato dalla catastrofe.
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