Questo romanzo ripropone al lettore italiano il nome della James, la scrittrice inglese che si e ormai affermata a livello internazionale sia per la capacita di invenzione nell’ambito delle tematiche proprie della letteratura gialla, sia per la qualità della scrittura e il talento di narratrice di razza. La vicenda si svolge nel Dorset, in un palazzotto in riva a un mare fosco e tempestoso, adibito a ricovero per anziani. Anche qui il protagonista e l’ispettore Adam Dalgleish nel consueto ruolo di investigatore apparentemente distaccato ma in realtà acuto e implacabile. Egli saprà sbrogliare l’intricata vicenda che si snoda in un clima di incubi e di apparizioni spettrali secondo la migliore tradizione anglosassone. La James sa fondere infatti con grande intuito narrativo, la tipica tecnica poliziesca — con il consueto sviluppo dell’indagine, delle supposizioni conturbanti, degli episodi che sembrano associarsi e “quadrare” mentre si cancellano a vicenda — all’atmosfera di sinistra tregenda sospesa tra magia e apparenti connotati di realtà che e propria della tradizione inglese. La narrazione ne risulta arricchita e sostenuta da una autentica protratta situazione di suspence. La pagina scritta appare caratterizzata da un’incisività essenziale che tuttavia lascia spazio per la osservazione ironica o per calibrate suggestioni di stampo letterario e si pone cosi su un livello qualitativo affatto comune.
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