E’ l'estate del 1969. A Lancimago, paese rurale di poche centinaia di anime, quattro amici undicenni, Enrico, Billo, Valerio e Gianni, seguono alla tivù la missione Apollo che porterà il primo uomo sulla Luna. Ma sul villaggio, proprio in quei giorni, si scatena un crescendo di eventi terribili e misteriosi. La natura pare ribellarsi o impazzire, mentre aleggiano sui campi i fantasmi di superstizioni dimenticate e di antiche paure. Saranno i quattro bambini, e soprattutto Enrico, a fronteggiare l’orrore e a comprenderne il senso. Ma perché, esattamente trent’anni dopo, diventato adulto, lo stesso Enrico accompagna a Lancimago il figlioletto? Unite il talento di Eraldo Baldini, uno dei maestri del noir italiano e del “gotico rurale”, alla fresca bravura di Alessandro Fabbri, scrittore ventinovenne vincitore del “Campiello Giovani”, e otterrete un romanzo potente e incalzante che si fa leggere tutto d’un fiato. Nelle cui pagine ora angosciose, ora pervase da una sottile ironia, si muovono personaggi a tutto tondo, credibili e veri. Come su un palcoscenico in cui si rappresenti la parabola stessa della vita, sempre impegnata a fare i conti con il lato più oscuro del Mistero.
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