Chiaramente, la vicenda dei due poliziotti che, frustrati dalla routine quotidiana, si trasformano da guardie in ladri, e un pretesto per dire molte altre cose. Donald E. Westlake, autore di sedici romanzi tutti di gran successo, ha scelto la via del paradosso per tratteggiare un quadro di vita americana che, se da una parte ha una vena ironica irresistibilmente comica, dall’altra propone una critica sottile, amara, quasi angosciosa. Con la tecnica narrativa del grande giallista, Westlake conduce la vicenda a un ritmo incalzante, sul filo del suspense, colorandola con grandi pennellate prive di sbavature. I personaggi sono a tutto spicco, umani e nello stesso tempo quasi prototipi da laboratorio. Rifiutando, come sempre, qualunque luogo comune, Westlake se ne ride anche della frase ormai classica: "il delitto non paga". E costruisce con abilita da funambolo un finale se si vuole irriverente, ma esemplare per efficacia e originalità.
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