Lhasa, capitale del Tibet, e il monastero-fortezza-palazzo-santuario di Potala sono capitoli di un Manuale di Geografia Fantastica ancora da scrivere. T. Lobsang Rampa, lama tibetano, in questa sua autobiografia (The Third Eye, 1956) ambienta a Lhasa e nel Potala la sua iniziazione ai misteri della vita, la sua acquisizione del "terzo occhio", che un tempo tutti avevano - "ma l'umanità volle sostituire gli Dei, e per punizione il Terzo Occhio venne chiuso". Che poi Losbang Rampa, protagonistadi un clamoroso scandalo vent'anni fa, non sia mai stato a Lhasa, e non sia un monaco tibetano, potrebbe esser paradossalmente la miglior prova di veridicità del suo racconto.
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