In un’assolata giornata di giugno di un’epoca a noi molto vicina, nel faro di Montauk a Long Island si apre un'improvvisa crepa, che dalla base si allarga e sale serpeggiando per trenta metri fino alla lampada da trecentocinquantamila candele. La torre, spezzata, crolla in mare, affondando un peschereccio di passaggio e uccidendone l'intero equipaggio. Per i milioni di attoniti spettatori si tratta di una sconvolgente calamità naturale, ma per un uomo, il giornalista Sam Linkum, ex spia durante la seconda guerra mondiale, è l’inizio di un duello fra superpotenze che va oltre la minaccia di un'apocalittica guerra nucleare e puo sfociare in un conflitto che ha i contorni dell'incubo, in cui l’arma suprema è rappresentata dallo stesso pianeta Terra. Terribili cataclismi apparentemente ecologici si susseguono nelle piu disparate parti del globo. Per il suo passato, Linkum si trova coinvolto in questo titanico confronto e intraprende un'ardua, quasi impossibile lotta per sottrarre il mondo a un tremendo appuntamento con il futuro. E' l’incarico piu importante della sua vita e le possibilità sono solo due: o la salvezza per tutti o un grandioso epitaffio collettivo. Herbert Mitgang, l'autore, inviato dei Servizi Culturali del The New York Times, ha gia scritto numerosi romanzi, opere storiche, nonché biografie e saggi di critica letteraria. Per Il crollo del faro Mitgang ha attinto a piene mani alle sue esperienze di ex membro del controspionaggio dell'aeronautica americana e di corrispondente militare e osservatore politico.
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