Per due terzi Dio e per un terzo uomo, Gilgamesh è un vero gigante tra gli altri uomini oltre ad essere un formidabile guerriero. Quando suo padre, il Re di Urik, muore, Gilgamesh è costretto all'esilio dal nuovo Re Dumuzi. geloso del suo valore e preoccupato per quelli che possono essere i suoi propositi relativamente al trono. Nel vicino territorio di Kish, le sue capacità di combattente vengono affinate sino alla perfezione e, quando dopo un certo periodo di tempo Dumuzi muore a sua volta, Gilgamesh ritorna per essere proclamato Re dall'astuta Sacerdotessa Inanna. Insieme governano Uruk, e il territorio gode di un periodo di grande prosperità. Tuttavia il regnare non è abbastanza per soddisfare l'insaziabile desiderio dì Gilgamesh di avventure, e la sua noia è mitigata solo dall'apparire di Enkidu, uno strano barbaro che dimostra di essere alla pari in combattimento con il Re. I due diventano uniti come e più di due fratelli, ma quando Gilgamesh incorre nell'ira di Inanna, gli Dei decidono di separarli, e per Gilgamesh l'unica cosa che rimane è la ricerca dell'immortalità. Nel trattare la famosa leggenda del grande Re sumero, Robert Silverberg fa assurgere le sue superbe qualità di narratore a vertici mai toccati prima, dove sentimenti come l'ambizione, il potere e l'ossessione si scontrano tra di loro nel contesto di un mondo antico e stregato.
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