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Codice:100524      
 
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N. Volume:   427
Titolo:   Il primogenito dei Ferchaux
Autore:   Georges SIMENON
   Traduzione: Laura Frausin GUARINO
 
Data Pubbl.:   Giugno 2002 ISBN:    9788845917066
Titolo e/o Data Orig.:   L'Aîné des Ferchaux, 1943
Note:  
 
Genere:   Libri->Gialli
 
Categoria:   NON FANTASTICO Rilegatura:   Brossura con sovraccoperta
Tipologia:   Principali Dimensioni:   140 x 220
Contenuto:   Romanzo  N. pagine:   364
 
 
  Ultima modifica scheda: stalker1 15/10/2018-05:26:25
 
   
 

 
 
In una Nota premessa al testo (procedimento che adotterà solo un altro paio di volte nella sua carriera), Simenon decide di rinfrescare la memoria dei lettori sullo scandalo che a metà degli anni Trenta aveva travolto l’immenso impero economico dei fratelli Ferchaux, giunti in Africa alla fine dell’Ottocento come passeggeri clandestini. Per alcune settimane l’affaire aveva occupato le prime pagine dei giornali: con quali mezzi era stata accumulata quell’enorme fortuna? Di quali complicità avevano goduto i due fratelli negli ambienti coloniali, politici, finanziari? E soprattutto: che fine aveva fatto il vecchio Dieudonné, il primogenito, il «bianco-con-una-gamba-sola», il «Satrapo dell’Ubanghi», il trafficante senza scrupoli che con un candelotto di dinamite aveva ucciso tre portatori neri che minacciavano di abbandonarlo, lo spietato uomo d’affari che dal suo rifugio in Normandia aveva turbato con le sue rivelazioni i sonni di molti potenti, ed era poi misteriosamente scomparso?
È qui che comincia il romanzo, ed entra in scena colui che ne sarà il vero protagonista: Michel Maudet, un giovane spiantato e ambizioso che si fa assumere come segretario da Dieudonné Ferchaux. Più ancora dell’intreccio, più delle peripezie che porteranno i due uomini da Caen a Dunquerque e da Tenerife a Panama, dove la vicenda troverà il suo efferato epilogo, quello che interessa a Simenon è la partita che si gioca fra due esseri inizialmente legati da una segreta connivenza: il vecchio, che crede di ritrovare nel ragazzo qualcosa di sé ma ne intuisce anche l’inconsistenza e la crudeltà, e il giovane, che dopo aver subìto il fascino dell’avventuriero finisce per tenerlo in suo potere. Una lotta fra complici incompatibili.