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Bigalassia - La Tribuna

 
 
Codice:10019      
 
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N. Volume:   14
Titolo:   Starman Jones - I miei mondi
Autore:   Robert H. HEINLEIN (ps. di Robert Anson HEINLEIN)
   Traduzione: Antonio BELLOMI e Michele TAMBURINI
 
Data Pubbl.:   15 Gennaio 1973 ISBN:    non presente
Titolo e/o Data Orig.:   Starman Jones, 1953 - The Worlds of Robert A. Heinlein, 1966
Note:   Supplemento a Galassia n.182
 
Genere:   Libri->Fantascienza
 
Categoria:   FANTASTICO Rilegatura:   Brossura
Tipologia:   Principali Dimensioni:   124 x 184
Contenuto:   Antologia  N. pagine:   358
 
 
  Ultima modifica scheda: victory 22/06/2023-11:48:19
 
   
 

 
 
Starman Jones
Un libro di Heinlein è sempre una sorpresa. Quando capita tra le mani per la prima volta ci si chiede regolarmente: «Di cosa tratta?» Magia, avventura, sociologia, religione, filosofia, umorismo? Impossibile dirlo a priori, potrebbe essere una qualunque di queste cose, un po' dell'una e un po' dell'altra, oppure addirittura nessuna. E Heinlein non sarebbe Heinlein se non fosse così imprevedibile. Starman Jones è un libro di concezione classica, ma in esso troviamo idee nuove e germi dl trame future. La parte più affascinante riguarda sicuramente la scienza dell'astrogazione, una scienza che Heinlein senza cadere in vana retorica riesce a dipingerci in toni brillanti, aggressivi e autenticamente cosmici. Astrogazione, anomalie spaziali, congruenze, distorsioni, parole che in altri autori troviamo ripetute a freddo, qui incantano e per di più hanno una spiegazione razionale che le rende credibili. Ma Heinlein non ci vuole descrivere un mondo di macchine; questo lo lascia agli orecchianti; Heinlein ci descrive i rapporti degli uomini con le macchine e troviamo allora personaggi come il Dottor Hendrix, l'astrogatore, il Programmatore Capo Kelly, l'assistente Simes, uomini che pur trattando quotidianamente con le macchine non ne sono rimasti standardizzati. E naturalmente il protagonista, Maximilian Jones, che scopre il vero valore della lealtà e della dignità umana quando si trova di fronte a delle ben precise responsabilità. E Sam Anderson, il cinico, sprezzante, scanzonato ribaldo autentico filibustiere spaziale che è il vero protagonista di fondo del libro. Perché Sam Anderson è Heinlein come lo è Jubal di Stranger in a strange land personaggi “laterali" che forniscono però l'impronta ideologica dei libro. Sono essi che “predicano" -. e nello stesso tempo danno respiro al romanzo. Due fatti che per ogni altro autore che non sia Heinlein sono contradditori e inconciliabili. E infine bisogna ricordare ancora la “Schiavizzazione biologica" con cui è retto il pianeta Charity, una idea che per quanto ricordo è unica nella science-fiction. E' necessario aggiungere che il libro è pieno di colpi di scena e finali imprevedibili e che rifugge dalle soluzioni scontate? Non credo. L'autore è Heinlein.

I miei mondi - Antologia
n.d.