Infinito Giunta al suo centesimo numero, Galassia ha voluto festeggiare la felice ricorrenza con i suoi lettori, offrendo loro l'ultimo e stupendo romanzo dell'autore che più di ogni altro ha saputo sintetizzare i meriti e i valori della fantascienza: Clifford D. Simak. Questo lungo romanzo, che rappresenta forse il momento più luminoso della carriera dell'autore che ha già dato alla letteratura fantascientifica dei capolavori come City, Qui si raccolgono le stelle, Oltre l'invisibile, rappresenta perfettamente quello che Galassia ha dato al suo pubblico in questi nove anni, e quello che intende offrire ancora negli anni futuri. Un romanzo da non dimenticare, un'opera che rimarrà nella memoria degli appassionati di fantascienza, una storia poetica e profonda, ricca di umanità e di intelligenza: le qualità che hanno fatto di Clifford Simak l'autore più completo e l'artista più profondo della science-fiction.
Il villaggio dei fiori purpurei Da quando il primo uomo ha fissato lo sguardo sul cielo stellato, una domanda gli è balzata alla mente: esistono altri mondi, altre razze, altre creature intelligenti? E' possibile che l'Umanità sia sola, in un Universo così grande e così antico? Ma il primo contatto dell'Umanità con le creature aliene che ci sorvegliano da centinaia d'anni non avverrà negli spazi siderali, non avverrà sulla superficie desolata di qualche lontano pianeta; ma sulla Terra, in un villaggio di campagna, che è la porta di un mondo nel quale, sotto un cielo azzurro e senza nubi, si stendono milioni e milioni di fiori purpurei.
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