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Discussione: La biblioteca di ansible (letto 2587 volte) |
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La biblioteca di ansible « data: 31 Maggio 2015, 17:37:26 » |
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Vincendo la mia naturale pigrizia e dopo lunghe esitazioni ho deciso di scrivere delle riflessioni su alcuni romanzi che hanno inciso fortemente sulla mia formazione fantascientifica. Non apprezzo particolarmente la Hard SF e i suoi derivati, come la Military SF e nemmeno la Space Opera mi prende molto (a meno che non sia quella degli anni d'oro), il mio solipsismo letterario mi fa preferire la fantascienza di orientamento sociologico e/o psicologico come pure gli sperimentalismi della New Wave, quindi se volete abbandonare il thread questo è il momento giusto... E adesso passiamo a noi, vi presento il primo dei titoli di questa aperiodicissima rivista: Morire Dentro(Dying Inside), di Robert Silverberg, 1972Trama: In una New York comune ai giorni nostri, dall'aria vagamente metrosexual, David Selig sta lentamente perdendo la sua capacità di leggere la mente altrui. Cresciuto con questo potere egli non ha saputo sfruttarlo a suo vantaggio, anzi, la vivida percezione di ciò che la gente pensa di lui lo rende oltremodo infelice. Selig si guadagna da vivere facendo il ghost writer per gli studenti della Columbia University, la sua esistenza è piena di amarezza e disillusione. In preda ad una profonda depressione e nell'incertezza su come affrontare la perdita della sua abilità, dovrà decidere cosa fare della sua vita. ****************** Il romanzo fu scritto in 9 settimane. A quel tempo Silverberg impiegava 3 o 4 settimane per completare uno scritto: Brivido crudele fu scritto in 10 giorni e ricevette una nomination per i premi Hugo e Nebula. Un'opera meditata quindi, con un personaggio complesso nel quale possiamo cogliere riferimenti autobiografici (anche RS nasce e cresce a New York, frequenta la Columbia University, si immerge nello studio della letteratura e delle arti, per non parlare poi delle sue tribolate esperienze con l'altro sesso...). Selig è un perdente, uno che non ha saputo cogliere le opportunità che la vita gli offriva, il suo lavoro è precario, i suoi rapporti con gli altri (specie le donne) sono superficiali, l'unico altro telepate che conosce ha una vita piena di soddisfazioni e usa creativamente la sua abilità. Quello che alla fine salverà il protagonista è proprio la perdita delle sue capacità mentali: la rinascita dopo la morte. Selig si ritroverà cambiato, più maturo, capace (forse) di affrontare la vita senza paura. Un dono a volte può anche essere una maledizione. Per chi conosce la storia di RS viene quasi naturale vedere Dying Inside come un'allegoria della perdita dello spirito creativo, non dimentichiamo che dopo aver completato l'opera RS si fermò per qualche anno, un nuovo e più lungo stop avvenne tra gli anni 1976-1982. Non tutto funziona nell'opera, ad esempio le figure femminili usano quasi tutte un frasario esplicitamente sessuale quasi fosse uno stereotipo e i riferimenti letterari non sempre sono azzeccati, sono presenti 6 o 7 pagine di esegesi dell'opera di Kafka, forse un pò troppo (anche se è piuttosto interessante ed accurata). Anche se Dying Inside all'epoca non ricevette una grande accoglienza, nel corso degli anni si è costruito una solida base di estimatori e il suo graduale riconoscimento a capolavoro è certamente meritato, in conclusione è un libro importante che non può mancare sugli scaffali di un appassionato di fantascienza. Un saluto a tutti da ansible P.S.Ringrazio Fantobelix, che in un pomeriggio di primissima primavera è venuto a trovarmi e mi ha convinto ad andare avanti in questo progetto: se proprio dovete prendervela con qualcuno, prendetevela con lui... P.P.S.Non conosco altri romanzi con una trama simile, ricordo solo un racconto di George R.R. Martin: Canzone per Lya, scritto nel suo periodo "romantico" e molto giocato sull'erotismo.
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« Ultima modifica: 31 Maggio 2015, 18:05:58 di ansible » |
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Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo (G.Rodari) |
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Re:La biblioteca di ansible « Rispondi #2 data: 31 Maggio 2015, 17:52:30 » |
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Bravo, bene, bis. Continua pure così. w.
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******************************************** Traduttore di: 'Fratello della Nave' di Aliette De Bodard; 'Veritas' di Robert Reed; 'La Stanza delle Anime Perdute' della Rusch. Co-traduttore di 'Santiago' di Resnick; di 'Oggi sono Paul' di Shoemaker pubblicato su Quasar, e di 'Base di Settore: Venice' della Rusch. Nel 2020 di M.D.Rivera 'Nel Buio tra le stelle' e 'Il velo delle stelle'. |
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Re:La biblioteca di ansible « Rispondi #3 data: 31 Maggio 2015, 22:37:21 » |
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Mi aggiungo a chi mi ha già preceduto nel complimentarmi e ringraziare per l'iniziativa, che speravo da un po' potesse prendere vita, come preannunciatomi. Ansible non solo è molto preparato e dotato di memoria enciclopedica, ma è anche uno dei grandi lettori di UM, oltre che persona di particolare sensibilità. Con i suoi gusti e punti di vista, certo: come ognuno di noi. Ma proprio per questo mi fa molto piacere che la sua voce si unisca a quelle che già ci offrono i loro spunti di lettura e riflessione, rendendo ancora più variegato il parco di titoli evidenziati nel forum.
Caro Ansible, il fatto che tu abbia scelto di iniziare con Silverberg è per me piuttosto singolare. Autore non certamente sconosciuto, anzi sicuramente da annoverare tra i grandi nomi, è uno di quelli che ho fatto sempre fatica a inquadrare, risultandomi sfuggente e un po' misterioso, data anche la vastità dei suoi scritti. La capacità di presentare il titolo, contestualizzandolo anche nella vita dell'autore, è davvero stimolante e credo di interesse per molti lettori vecchi e giovani, talvolta un po' sbadati.
Felice quindi che tu abbia trovato il giusto sprone per avviare questo personale invito alla lettura, con aperiodica, ma contiamo assidua frequenza, mi auguro che questa possa essere anche l'occasione per molti di noi per tornare a comprare, leggere e parlare di più di fantascienza tra le pagine del nostro forum! Se questo sarà cruccio per alcuni, date pure la colpa a me, ma per i meriti rivolgetevi solo ad Ansible!
Dunque buona lettura e buona discussione, attendendo la prossima puntata!
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Re:La biblioteca di ansible « Rispondi #4 data: 31 Maggio 2015, 23:57:05 » |
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Bravo Fabio, è una iniziativa che apprezzo molto. "Morire dentro" tra l'altro è uno tra i titoli di Silverberg che mi hanno sempre incuriosito (assieme a "Vacanze nel deserto", "Mutazione" e "Brivido crudele"). Diciamo che Silverberg ha una produzione talmente vasta che è difficile orientarcisi senza una sorta di "guida" e, pur essendo un accanito sostenitore della necessità di dare un giudizio autonomo e personale su ciascun opera, è certamente utile avere un riscontro da parte di chi conosce gran parte di questa produzione e può magari consigliare di leggere alcune opere prima di altre. Attendiamo altri volumi dalla tua biblioteca
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Un tempo questo forum era tutta campagna... |
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Re:La biblioteca di ansible « Rispondi #13 data: 03 Agosto 2015, 21:50:33 » |
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Seconda puntata della mia biblioteca, scusate per l'attesa, vi ho già detto che sono pigro. Pianeti allo specchio (A Mirror for Observers), di Edgar Pangborn, 1954
Trama: Siamo stati invasi. Gentilmente. Delicatamente. Da trentamila anni i Marziani vegliano sul nostro futuro osservando senza interferire, o almeno la maggior parte di loro. Tra gli "Osservatori" e gli "Abdicatori" si sviluppa un contrasto di natura etica (è giusto proteggere l'umanità o sarebbe meglio lasciare che si distrugga, magari con un piccolo aiuto...) tutto incentrato su un dodicenne italo-americano talentuoso ma indisciplinato. E allora accomodatevi signore e signori, che la contesa per la conquista del cuore e dell'anima del giovane Angelo Pontevecchio va ad iniziare... ****************************** L'opera è tutta pervasa di spirito umanistico, lo scontro tra Elmis (l'osservatore) e Namir (l'abdicatore) è solo il pretesto per EP di chiedersi cosa ci rende umani (o marziani), e la risposta è: l'Arte, la Bellezza. Esse sono ciò che rende "avanzata" una società, il grado di civiltà si misura nella produzione artistica, nel modo in cui vengono trattati gli artisti. L'abdicatore Namir, vissuto senza considerazione per l'arte è diventato freddo e crudele, per EP coloro i quali mancano di apprezzamento per l'arte sono pieni di odio e disgusto per sé stessi. E' la bellezza che trasforma l'osservatore in partecipe delle sorti del mondo e lo coinvolge nel suo salvataggio, grazie anche all'incontro con Sharon, una pianista di straordinario talento che diventerà la compagna di Angelo. E' facile cogliere dei riferimenti autobiografici: Pangborn studiò musica alla Harvard University e al New England Conservatory of Music e negli ultimi anni di vita si dedicò alla pittura e alla scultura. La musica giocherà un ruolo importante anche in altre opere dell'autore. Edgar Pangborn è stato un autore poco prolifico, conosciuto soprattutto per una serie di romanzi e racconti ambientati in un futuro post-apocalittico: Davy, La compagnia della gloria, Il giudizio di Eva, opere profonde e ricche di umanità. La presente opera vinse nel 1955 l'International Fantasy Award. Inutile che lo dica, è un romanzo che dovrebbe essere presente nella lista di ogni appassionato di SF. Un saluto a tutti da ansible
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Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo (G.Rodari) |
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Re:La biblioteca di ansible « Rispondi #14 data: 03 Agosto 2015, 23:56:05 » |
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Ottimo e interessante! Anche questa volta hai suscitato la mia curiosità per questo romanzo "umanistico..." mi sembra di ritrovarci alcuni temi filosofici prossimi all'estetica, che da Platone a Kant hanno fatto dibattere l'uomo. Chissà se con questo "tiro dentro" nella FS anche una personcina che conosco, studente di filosofia, con quel profitto e interesse che non ha mai trovato nella fantascienza? E poi il tema della musica nella fantascienza è uno di quelli che mi affascina, come segnalai parecchio tempo fa in un post agli esordi su questi schermi! Al solito il problema è procurarmi il libro... ma si fa! Grazie, ansible, continua pure, anche più spesso se la pigrizia si distrae...! Un caro saluto!
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