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Discussione: Il dio nudo e la pioggia 2014. (letto 832 volte) |
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Il dio nudo e la pioggia 2014. « data: 17 Novembre 2014, 09:38:05 » |
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Vedo nuovamente piovere fuori dalla mia finestra. Oramai da giorni vedo immagini di devastazione che colpisono le nostre città e sempre piu' mi fa venire in mente questo passaggio del libro di Peter F. Hamilton Il dio nudo, parte 1, del ciclo L'alba della notte..
Capitolo 5.
Ogni mese, in qualsiasi periodo dell’anno, sulla superficie terrestre si scatenavano da due a sette tempeste “Armada”, in un continuo assalto che durava da più di cinquecento anni. Come per un mucchio di cose, il nome era entrato nell’uso quotidiano.
Pochi sapevano che era ispirato alla famosa tempesta che distrusse l’Invincibile Armata e a nessuno interessava da dove derivasse.
Era iniziato con la teoria del caos: l’asserzione che il battito d’ali di una farfalla in una foresta pluviale sudamericana darebbe origine a un uragano a Hong Kong. Poi nel Ventunesimo secolo venne la fusione a buon mercato e l’industrializzazione di massa: nel giro di due decenni, interi continenti si portarono a livelli di vita degni del consumismo occidentale. Miliardi di persone si ritrovarono con il credito per comprare una moltitudine di elettrodomestici, automobili, vacanze esotiche; si trasferirono in case nuove, migliori, più ampie, adottando stili di vita che ampliavano di qualche ordine di grandezza il consumo d’energia. Affannate a servire il loro potere d’acquisto, le compagnie costruirono città di nuove fabbriche. Consumatori e produttori dispersero nell’ambiente enormi quantità di calore, agitando l’atmosfera al di là dei peggiori scenari della maggior parte dei modelli studiati al computer.
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Loggato |
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Armageddon was yesterday. Today we have a big problem! |
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