Chi sono i vostri autori preferiti?
La domanda è semplice ma la risposta potrebbe non esserlo perchè, a mio avviso, essa non necessariamente coincide con il nome degli autori dei libri preferiti... se mi basassi, infatti, sui miei romanzi preferiti la risposta sarebbe la seguente:

La porta sull'estate = Heinlein
La collina di Hawotack = Fayad
Operazione Caos = Anderson

Eppure non è così perchè in questo caso le "equazioni" lasciano un po' il tempo che trovano e se un autore ha scritto un capolavoro allora è il libro che deve entrare nel cuore e nella mente del lettore... ma se un autore scrive, invece, tante e tali cose per cui vi è congeniale leggere praticamente OGNI suo libro allora quello E' uno dei vostri autori preferiti, o almeno questo è quello che io credo.
Ed allora vi dirò che se all'inizio della mia carriera di giovane lettore mi era facile identificare in Clifford D. Simak e Jack Vance i miei autori preferiti, adesso, di lettura in lettura, la mia opinione si è abbastanza modificata e la "vetta" attuale è in condivisione tra diverse persone.
Da un lato ci sono i tre "razionali", gli "scientifici" David Brin, Robert J. Sawyer e Bob Shaw: per il maxpullo ogni loro scritto che gli è capitato di divorare ha un qualcosa di speciale, di interessante o di indimenticabile.
A questi tre mi piace contrapporre idealmente gli "irrazionali", i poeti, i caotici e cioè le due colonne della SF moderna: James G. Ballard e Philip K. Dick, cui mi sbilancio ad aggiungere due recenti, gustose ed interessanti "novità": David G. Compton e Serge Brussolo.
Tra questi due gruppi contrapposti di autori ci metto, infine, l'indiscusso maestro del caos e dell'indefinibile, Howard P. Lovecraft, l'autore che più di ogni altro è stato capace di toccare praticamente sempre tutte le corde giuste del mio animo.
Appena appena un gradino più sotto questi 6(+2) ci metterei meritatamente Valerio Evangelisti, Douglas Adams, Robert Sheckley ed i tre "immortali" Arthur C. Clarke, Isaac Asimov e Fredric Brown.
E gli altri? Dove sono finiti Matheson... Sturgeon... Bradbury... Pohl?
Beh, io sono maxpullo e, per me, costoro sono tutti irrimediabilmente al di là di quel labile confine di soggettività che separa l'ottimo dal "preferito"...
E voi?
Quali sono i vostri autori preferiti?

Essendo io un novellino le mie preferenze sono molto variabili nel tempo, nel senso che fra uno-due anni sicuramente saranno diverse dato che avrò modo di conoscere altri autori e di approfondire i lavori di altri. Certo, è una cosa valida più o meno per tutti, ma per chi come me legge SF da solo un paio di anni è valida al 99,99

I 3 dell'apocalisse ovvero della golden age: Asimov, Clarke, Heinlein.
Sarò banale, ma è innegabile che sono loro ad avermi fatto capire le potenzialità della SF, ognuno con le sue peculiarità. Potrei citare altri autori (fra tutti Bester e Simak), ma come dice maxpullo c'è sempre un confine tra il preferito e gli ottimi e, per quelle che sono state le mie letture finora, quei tre lì sono nell'olimpo.

Al di fuori della golden age ne metto 3 più 2 fuori classifica: Dick, Vonnegut, Adams.
Questi tre tizi per me sono svitati, ognuno a suo modo. E ognuno a suo modo ha contribuito a farmi guardare intorno con occhio diverso.
Il primo fuori classifica è Brunner perchè, nonostante abbia letto solo un libro, sono convinto che i suoi scritti abbiano la capacità e la forza di entrare prepotentemente nel mio cranio; il secondo fuori classifica è Evangelisti perchè la sua particolare SF mi ha convinto nei primi due libri su Eymerich, ma non so se continuerà sullo stesso livello nei prossimi.


Ma come dicevo su, ho ancora tanto da leggere, tanti autori da approfondire, tanti da scoprire...

Citazione da: maxpullo il 11 Settembre 2012, 10:22:45

Ma il bello è vedere anche con il tempo (e le letture) come cambiano le proprie preferenze... Anni fa non mi sarei mai sognato di dire che Ballard o Dick potessero assurgere al ruolo di autori preferiti ...

Verissimo ! Solo un anno fà James White non sapevo nemmeno chi fosse, adesso invece sta tra i miei autori preferiti.
Stesso discorso per Colin Kapp: il suo primo romanzo l'ho letto un anno fà circa.
Che dire poi di Dick ?? Una decina di anni fà lessi una piccola antologia di racconti che non mi prese per niente, quindi accantonai l'autore ed amen.
Poi, un paio di anni fà ho deciso di buttarmi su "la svastica" ... e da lì avanti con le letture ... e Dick adesso è il mio autore preferito !!

Tutto questo rende ancora più eccitanti le nuove letture perchè dietro ad ogni romanzo e ad ogni autore può nascondersi il piacere estremo, la somma goduria, l'apoteosi del trip.


Sarebbe interessante tornare su questo topic tra un anno per vedere come si sono modificati strada facendo i nostri gusti.