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Discussione: Italian SF writers do it worse! (letto 3552 volte) |
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Re:Italian SF writers do it worse! « Rispondi #18 data: 14 Gennaio 2012, 18:03:07 » |
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Confesso che non riesco a leggere tutti gli Urania oramai da parecchio tempo. Perché? Cosa volete, gli impegni, l’età, l’umidità… Ma no, battute a parte, io più che vecchio sono antico o entrambi, se volete, e come tutti costoro tendo a rifugiarmi nel passato. Adoravo e adoro la fantascienza dei grandi maestri, quella epica, avventurosa e quella che non si perde troppo in preamboli, prologhi o nella barbosissima cosiddetta introspezione del carattere dei personaggi fatta in premessa e quasi disgiunta dalla narrazione della storia. Tralasciando gli antichi autori, greci o romani, è appena il caso di ricordare che ai tempi di Dante, chi voleva scrivere opere importanti, in Europa, poteva farlo solo in latino aulico. Grazie soprattutto a Dante che ha rischiato, per quei tempi, a scrivere la sua “Commedia” in lingua volgare o del popolo, oggi noi possiamo godere della nostra bella quanto difficile lingua italiana e di coloro che si cimentano a scriverne. Credo di aver preso da troppo lontano l’argomento, ma a seguito della giusta considerazione del Bibliotecario. Io non faccio grandi distinzioni tra scrittori di paesi diversi, anche se è da dire che in fantascienza i “grandi” degli anni quaranta e cinquanta, non erano italiani e che la notorietà, ripeto notorietà e non bravura, di inglesi e americani non regge il confronto, meritatamente o non, con i coevi italiani. E’ anche da considerare quanto dice Cletus che bisognerebbe distinguere e inquadrare i giudizi con riferimento ai generi della fantascienza e bisognerebbe anche verificare quanto dice articioc67 al suo punto uno. Per quel che mi riguarda, a parte il poco interesse che ho per alcuni “moderni” filoni, non sopporto la verbosità pseudo letteraria fine a se stessa, da qualunque autore venga, quella che produce pagine su pagine per rappresentare poco o niente se non elementi della storia che avrebbero potuto essere evidenziati via facendo o, tutt’al più, in qualche mezza paginetta; intendo quella narrazione lenta, senza ritmo, senza anima e con prosieguo lunghissimo quanto noioso e spesso inutile e poco comprensibile. Ma nessuno più scrive di astronavi che si schiantano su pianeti sconosciuti? Sono finite le astronavi o i pianeti? Nessuno più comincia a scrivere entrando subito dalla prima riga nel vivo dell’argomento? Cordialità di una volta.
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« Ultima modifica: 14 Gennaio 2012, 20:39:42 di Den Heb » |
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La distinzione fra passato, presente e futuro è solo un'illusione, anche se ostinata. Albert Einstein |
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Re:Italian SF writers do it worse! « Rispondi #19 data: 14 Gennaio 2012, 18:17:10 » |
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Citazione da: DarkHorseman il 14 Gennaio 2012, 12:09:47 come spesso accade uno gioca quadri e ti rispondono picche......ma che centra pirandello?? Allora citiamo Dante Alighieri e chiudiamo la partita "Italia vs resto del mondo" (magari prima scommettiamo qualcosina sull'italia )
Pensate un pò alle vostre di affermazioni sensa senso...io non leggo autori italiani perchè mi piacciono i classici...i libri che hanno fatto la storia della sf e che quasi sicuramente mi lasceranno qualcosa o cmq almeno non saranno da buttar via...ed in questa categoria di italiano non c'è nessuno. Se volessi leggere romanzetti derivati potrei prendere inconsiderazione la cosa. Insomma il tempo è poco, la vita è breve, ed io non voglio sprecarlo con autori di serie b.....in questo modo mi perdo 1 o 2 libri validi? pazienza! il gioco non vale la candela se per qualche buon libro me ne devo subire decine di mediocri.
Come già brillantemente illustrato dal Webmaster, gli italiani (tranne i pochi davvero di successo come evangelisti) scopiazzano a destra e a manca e la cosa peggiore, aggiungerei io, è la totale mancanza di umiltà per cui uno pubblica il suo primo romanzetto di 200-300 pagine e si sente arrivato.
Il motivo per cui L'italia non può eccellere in questo genere è che non appartiene al nostro background culturale (è come dire che il reggea italiano è competitivo con il giamaicano)....è inevitabile rifarsi agli stranieri...cosi come gli stranieri si rifanno a noi per tante altre cose che ci appartengono (vedi sopratutto nel cinema il genere commedia,horror, wester e poliziesco)
Ribadisco che qualche eccezione non può risollevare un'intera scena dalla mediocrità.....(anche perchè autori come evangelisti sono da considerarsi più degli outsiders che degli scrittori di sf)
...e Non ci si può sempre difendere il "nostro" solo perchè siamo italiani.
Ps nel fantasy non so come funziona ma mi fido poco del giudizio di gente che legge fantasy anzichè sf!
| Non sono d'accordo sulla storia del background perché, ad esempio, in Francia la fantascienza è vivissima laddove invece in USA e UK vivacchia. Però forse è vero che loro avevano Giulio Verne, mentre noi abbiamo avuto Calvino. Io qui proporrei alcuni fattori negativi, alcuni già citati da altri, altri di mia invenzione: 1) editori poco coraggiosi, ignoranti o semimafiosi 2) scarsa propensione nazionale alla sf pura. Vedi punto 3bis 3) tendenza degli scrittori nostrani a scrivere in modo artificioso, forse a causa del metodo di insegnamento letterario liceale e universitario che è rimasto all'unità d'Italia 3bis) quanti dei migliori scrittori italiani sono preparati tecnicamente? Quasi nessuno. La maggior parte ha una formazione umanistica di cui al punto 3. Questo può tradursi in un Curtoni che scrive da Dio, ma anche in gente tipo Nerozzi che scrive come non lo dico nemmeno. 3ter) un'impressione mia è che invece quelli "tecnici" poi non sanno scrivere bene 4) scarso numero dei lettori e quindi degli scrittori: in effetti dai noi arriva una selezione degli originali americani e inglesi. Tranquilli che i De Marino esistono anche da loro...
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Re:Italian SF writers do it worse! « Rispondi #20 data: 14 Gennaio 2012, 18:29:54 » |
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Citazione da: Den Heb il 14 Gennaio 2012, 18:03:07
Ma nessuno più scrive di astronavi che si schiantano su pianeti sconosciuti? Sono finite le astronavi o i pianeti? Nessuno più comincia a scrivere entrando subito dalla prima riga nel vivo dell’argomento? Cordialità di una volta.
| Vedi, Giulio, una volta le astronavi erano il sogno dei giovani, come Tu ed io eravamo. Ora invece che, come tanti altri sogni, le astronavi si sono rivelate meno realistiche di quanto si sperasse, non ci si pensa quasi più. Quante cantonate abbiamo preso... la conquista dello spazio, l'onnipotenza dell'energia nucleare, ecc. Per poi non riuscire a preconizzare altre cose più semplici (e magari più utili), come la telefonia cellulare. Non dimenticherò mai un film, mi pare si chiamasse Abbandonati nello spazio, in cui il protagonista diretto alla Casa Bianca per organizzare le operazioni di salvataggio ferma l'automobile vicino ad un telefono a gettoni per avvertire il Presidente... Astronavi sì, telefonini no. Cordialità di una volta, davvero Lucky
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DarkHorseman
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Re:Italian SF writers do it worse! « Rispondi #21 data: 14 Gennaio 2012, 19:32:29 » |
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Citazione da: attiliosfunel il 14 Gennaio 2012, 18:17:10 3) tendenza degli scrittori nostrani a scrivere in modo artificioso, forse a causa del metodo di insegnamento letterario liceale e universitario che è rimasto all'unità d'Italia 3bis) quanti dei migliori scrittori italiani sono preparati tecnicamente? Quasi nessuno. La maggior parte ha una formazione umanistica di cui al punto 3. Questo può tradursi in un Curtoni che scrive da Dio, ma anche in gente tipo Nerozzi che scrive come non lo dico nemmeno. 3ter) un'impressione mia è che invece quelli "tecnici" poi non sanno scrivere bene
| sono d'accordo
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Re:Italian SF writers do it worse! « Rispondi #22 data: 14 Gennaio 2012, 20:32:49 » |
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Citazione da: Lucky il 14 Gennaio 2012, 18:29:54 (...) Quante cantonate abbiamo preso... la conquista dello spazio, l'onnipotenza dell'energia nucleare, ecc. (...)
| Saturazione con rigetto di sogni non realizzati? E’ possibile… Se così è abbiamo bisogno di sogni nuovi; il cerchio dovrebbe chiudersi con dei buoni scrittori che trovino materia nuova da sottoporci. Cordialità da inventare.
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Re:Italian SF writers do it worse! « Rispondi #25 data: 14 Gennaio 2012, 21:43:46 » |
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Citazione da: Den Heb il 14 Gennaio 2012, 20:32:49
Citazione da: Lucky il 14 Gennaio 2012, 18:29:54 (...) Quante cantonate abbiamo preso... la conquista dello spazio, l'onnipotenza dell'energia nucleare, ecc. (...)
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Saturazione con rigetto di sogni non realizzati? E’ possibile… Se così è abbiamo bisogno di sogni nuovi; il cerchio dovrebbe chiudersi con dei buoni scrittori che trovino materia nuova da sottoporci. Cordialità da inventare.
| Ecco, avete centrato entrambi un altro elemento fondamentale: la fantasia. Perchè ho citato Tonani? Non certo per piaggeria nei confronti di chi ha aperto questo topic molto interessante, ma anche e soprattutto perchè ha creato un intero mondo fantascientifico sia con l'invenzione del +toon che per quella dell'agoverso. E già che ci siamo vorrei qui ricordare un certo Roberto Genovesi, poi sparito dalla circolazione, che con il suo " Inferi-on-net" è stato uno dei primi ad introdurci davvero nel mondo della realtà virtuale. Gli autori di razza in Italia non mancano e la fantasia neppure, mancano invece, a mio modesto avviso, una certa "tradizione" e la continuità e perseveranza che seppero dimostrare gli autori dell'età dell'oro anche se, ad onor del vero, va detto che forse questi ultimi avevano dalla loro un ambiente più permeabile alle nuove idee ed un pubblico più ricettivo alla cultura (qui in Italia il "lettore" medio si appassiona quasi solamente alle gesta di Ibrahimovic o di Osvaldo).
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Re:Italian SF writers do it worse! « Rispondi #27 data: 14 Gennaio 2012, 22:26:48 » |
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Re:Italian SF writers do it worse! « Rispondi #28 data: 15 Gennaio 2012, 11:37:32 » |
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... Forse perchè in Italia la fantascienza ha significato solo Urania, e quanti sono stati negli anni del grande successo della FS gli autori italiani lì pubblicati? Non c'è raccolto se non c'è semina, laddove il raccolto vuol dire anche la mentalità dei lettori, che evidentemente, e a torto, associano la FS esclusivamente al mondo letterario anglosassone. Ciò ha portato alla mancanza di una sorta di "Italian way" alla FS (anche il mio uso istintivo di termini inglesi la dice lunga sull'argomento...), però è anche vero che i tempi stanno cambiando e ci sono numerosi autori che stanno forse modificando tutto ciò (evito i nomi ). E' anche vero, come anche qui detto da altri, che dalla FS ci si aspetta fantasia, semplicità, nel senso di andare dritto al solo, e poca, diciamo così "aulicità letteraria" e tutto ciò non è sempre nelle corde dell'autore italiano...
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« Ultima modifica: 15 Gennaio 2012, 11:38:41 di AgenteD » |
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Re:Italian SF writers do it worse! « Rispondi #29 data: 15 Gennaio 2012, 12:59:48 » |
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Citazione da: AgenteD il 15 Gennaio 2012, 11:37:32 ... Forse perchè in Italia la fantascienza ha significato solo Urania, e quanti sono stati negli anni del grande successo della FS gli autori italiani lì pubblicati? Non c'è raccolto se non c'è semina, laddove il raccolto vuol dire anche la mentalità dei lettori, che evidentemente, e a torto, associano la FS esclusivamente al mondo letterario anglosassone. Ciò ha portato alla mancanza di una sorta di "Italian way" alla FS (anche il mio uso istintivo di termini inglesi la dice lunga sull'argomento...), però è anche vero che i tempi stanno cambiando e ci sono numerosi autori che stanno forse modificando tutto ciò (evito i nomi ). E' anche vero, come anche qui detto da altri, che dalla FS ci si aspetta fantasia, semplicità, nel senso di andare dritto al solo, e poca, diciamo così "aulicità letteraria" e tutto ciò non è sempre nelle corde dell'autore italiano...
| E quanti scrittori italiani soprattutto nell'epoca d'oro della sf hanno "sdoganato" le loro cose celandosi dietro pseudonimi anglosassoni o russifoni? Roberta Rambelli ad esempio è stata Robert Rainbell oppure addirittura Joe C. Karpati... Evidentemente Rambelli non vendeva mentre forse Karpati si...
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