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Discussione: La mano sinistra delle tenebre (letto 1729 volte) |
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La mano sinistra delle tenebre « data: 08 Dicembre 2011, 07:52:40 » |
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Citazione da: maxpullo il 06 Dicembre 2011, 12:02:02 […] Non sempre i romanzi del ciclo si devono obbligatoriamente leggere uno di fila all'altro (La mano sinistra delle tenebre ad esempio è una boiata pazzesca e sono certo che non migliorerebbe affatto se leggessi gli altri romanzi del ciclo di Hain)
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Francamente, leggendo queste affermazioni, peraltro espresse senza alcun supporto critico, rimango sbigottito e mi piacerebbe indire un referendum tra quelli che hanno letto il romanzo per sapere quanti condividano questa tua opinione così ‘ tranchant’. Io credo che sarebbe meglio far precedere certe frasi con “secondo me”, “io penso che” et similia, almeno per una forma di rispetto verso chi, come me, non è assolutamente d’accordo con te. Il libro pone le relazioni umane al centro della scena, tutto il resto è subordinato allo sviluppo di un rapporto profondo e significativo tra due esseri umani. Il grande successo del romanzo è la creazione non di una nuova tecnologia o di gadget fantascientifici, ma piuttosto di una nuova società di esseri umani veramente uguali. E’ anche un libro femminista. O almeno molti lo ritengono tale. Comunque innovativo. Harlan Ellison, in una recensione al romanzo così diceva: "... le donne stanno scrivendo molte cose che noi scrittori di fantascienza di sesso maschile mai avrebbero pensato potessero essere scritte, si stanno aprendo nuove aree per noi …” . Questa profondità di pensiero, di coinvolgimento emotivo, di forti valori morali, è la filosofia che ha posto la LeGuin tra i migliori romanzieri contemporanei. Tra i romanzi del ciclo dell’Ecumene Hainita io preferisco I reietti dell’altro pianeta AKA Quelli di Anarres, personalmente lo trovo più forte, robusto e “politico” nel senso di un deciso schieramento della scrittrice su temi, come la contrapposizione tra capitalismo e socialismo anarchico, che io trovo molto vicini alla mia sensibilità. In conclusione io credo che La mano sinistra delle tenebre sia un romanzo che chi ama la SF non possa permettersi di non avere tra i propri scaffali. Un saluto da ansible
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Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo (G.Rodari) |
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Re:La mano sinistra delle tenebre « Rispondi #1 data: 08 Dicembre 2011, 10:11:58 » |
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Hai perfettamente ragione, ho corretto la frase aggiungendo quel "per me" che non dimentico quasi mai e che purtroppo in quella frase infelicemente troppo lunga avevo omesso. Ma se ti do ragione sulla forma non posso dartela sul contenuto perchè ho trovato il libro di una noia micidiale e non condivido nè l'entusiasmo diffuso per il suo messaggio, nè l'attribuzione di tanti premi (ma non è l'unico Hugo che mi fa dubitare della validità del premio stesso). Il messaggio sarà pure quello che tu hai espresso, ma la prosa della Le Guin non agevola la sua interpretazione ed ho trovato faticosissimo arrivare a fine lettura per poi domandarmi che senso avesse quello che avevo letto. Sono d'accordo sul fatto che questo sia "un romanzo che chi ama la SF non possa permettersi di non avere tra i propri scaffali" ed infatti sui miei ci sta, così come ci stanno "Il grande tempo", "Creature della luce e delle tenebre", "Vento dal nulla", "Durdane" ed altri libri che ho trovato ancora meno appassionanti, ma ci stanno più per il loro "valore" come classici della sf che per il fatto che siano a me particolarmente graditi o che mi venga voglia in futuro di rileggerli (come mi capita per altri romanzi che amo). Detto questo mi scuso ancora con te e capisco che stroncare "La mano sinistra delle tenebre" non è una cosa saggia (nè opportuna) da fare davanti a chi si chiama "ansible" e concordo sul fatto che chi ha letto il romanzo possa portare il suo contributo personale alla discussione, magari anche commentanto le varie edizioni presenti nel db... Con rispetto Max
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Un tempo questo forum era tutta campagna... |
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Re:La mano sinistra delle tenebre « Rispondi #3 data: 08 Dicembre 2011, 10:48:54 » |
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Provo a dire la mia. Allora, io sono uno diventato col tempo un po' indifferente alla povertà letteraria di buona parte della fantascienza. Questo dopo avere iniziato a conoscere autori come Garcia Marquez, Saramago, Borges, Tolstoj, Dostojevskij, ma anche Ballard o Dick. Quindi sarei l'identikit perfetto del fantascientista che dovrebbe apprezzare la Le Guin. E invece no! Ho comprato La mano sinistra delle tenebre nell'oscura libreria di Via dei Campani a Roma (in cui sono sempre stato l'unico cliente presente, non ho capito come campano) a fine 1987, quando ancora leggevo solo sf. E non riuscii a proseguire dopo 50 pagine o giù di lì. Anni dopo, centinaia di letture "serie" in più alle spalle, mi dissi che probabilmente all'epoca ero letterariamente immaturo, ed era ora di prendere in mano il presunto capolavoro e apprezzarlo a dovere. Risultato: identico. Impossibile andare avanti dopo dieci pagine. Un motivo ci sarà.
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