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URANIA MANIA - Urania Mondadori e altre collane - Collezionisti di Urania, Fantascienza, Fantasy, Gialli e Fumetti
Discussione: a.sf. 2011/2012 - Programma annuale (letto 32064 volte)
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #270 data: 04 Luglio 2012, 19:46:19 »
Ciclo del Lupo dei cieli Ciclo del di Edmond Hamilton Il Lupo dei cieli (The weapon from beyond, 1966) Pianeta perduto (The closed worlds, 1967) Le stelle del silenzio (The world of the Starwolfes, 1968)
Questo primo romanzo del ciclo del "Lupo dei cieli" è anche il primo romanzo di Edmond Hamilton che leggo. Lo sapevo ! ... c'è sempre stato un non so che che mi spingeva verso questo autore, e difatti negli ultimi 2 anni ho accumulato molti suoi romanzi che poi per un motivo o per l'altro non sono mai riuscito a leggere. Edmond Hamilton è certamente il tipo di autore che piace a me. Propone una space opera avventurosa (filone tra i miei preferiti) molto schietta e sufficentemente asciutta, l'attenzione principale è rivolta all'azione, al colpo di scena ed all'infusione di massicce dosi di "sense of wonder". Un lato della sua scrittura mi ricorda tantissimo un'altra autrice, che poi è sua moglie, ovvero Leigh Brackett: marito e moglie riescono a dipingere scenari cosmici, paesaggi astrali, nebulose e pianeti, stelle ed ammassi stellari in maniera eccezionale, come pochi (davvero pochi) altri sanno fare.
- Il lupo dei cieli (8) Ero gia rimasto a bocca aperta davanti ai paesaggi de "La legge dei Vardda" ed ho ritrovato parte di quella meraviglia in questo "The weapon from beyond". Hamilton, in questo romanzo, dà un sottotitolo ad ogni capitolo ed in ogni capitolo si introduce un elemento di sorpresa o qualcosa di "meraviglioso" o, per finire, una grande scena di azione. Questo rende la lettura estremamente avvincente e rapida. Gran bel romanzo, non vedo l'ora di gustarne il seguito.
-Pianeta perduto (7) Sarà un caso se in questo romanzo scritto nel 1967 si narra di un congegno chiamato LIBERO VIAGGIO che permette agli esseri umani (e non solo) di
viaggiare istantaneamente in ogni punto dell'universo... ma solo con la mente, abbandonando a terra il proprio corpo inanimato ed inerme ?
Questo romanzo procede sulla falsa riga del precedente "The weapon from beyond" ma rispetto al suo predecessore ha qualcosa in meno: meno mistero e meno stupore. Ed una trama più semplice e meno intrigante. Resta comunque un buon romanzo, una bella space opera avventurosa, ben scritta e mai noiosa.
-Le stelle del silenzio (7) Con questo romanzo si chiude il ciclo del lupo dei cieli. Chane si ritroverà faccia a faccia con i Ranroi (i suoi nemici) e ritorna su Varna. Con i suoi Mercs dovrà recuperare "I soli che cantano" (uno tra i più belli gioielli della galassia) rubati dai Quajars, una misteriosa e sconosciuta razza di esteti-sadici. Ancora una volta una mirabolante avventura, lettura veloce e trama incalzante, puro intrattenimento senza nessuna pretesa.
« Ultima modifica: 04 Luglio 2012, 19:48:14 di Arne Saknussemm »
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #271 data: 07 Luglio 2012, 08:43:55 »
1968: Edmond Hamilton vs Poul Anderson
In questo periodo sono immerso nella lettura di storie e romanzi appertenente al ciclo della "Lega Polesotecnica" di Poul Anderson ma vista la lunghezza del ciclo mi sono concesso una pausa durante la quale ho letto i 3 romanzi del ciclo del "Lupo dei cieli" di Ed Hamilton. Il ciclo di Hamilton è del 1966-1968, il romanzo di Anderson che sto leggendo adesso (Mondo rovente) è anch'esso del '68. I due scrittori (nei sudetti cicli) propongono una space opera avventurosa che , nella sostanza, è molto simile. E' stato dunque inevitabile un confronto diretto tra la "forma", lo stile, dell'uno e dell'altro. Confronto inevitabile dal momento in cui, leggendo "le stelle del silenzio" e "Mondo rovente", si ha la netta impressione di trovarsi davanti a 2 romanzi appartenenti a 2 decadi diverse. Lo stile di Hamilton è secco, crudo. Le storie sono molto avventurose ed intriganti ma la sua fantascienza si limita alla descrizione di alcuni paesaggi cosmici e/o alieni, all'inserimento di vocaboli come "paralizzatore" e "overdrive" ed alla presenza di alieni (descritti in maniera essenziale e sbrigativa). Al contrario, lo stile di Anderson è davvero notevole: la scrittura è ricercata ma mai noiosa o pesante, il testo è armonioso ed è un piacere leggerlo. Un'astronave che compie un lungo viggio a velocità luce, per Hamilton parte, entra in "over-drive" (?) ed arriva, per Anderson: "Pronto a entrare in iperpropulsione rispose il calcolatore. Il ronzio dei motori divenne più grave. Nello schermo, per un breve attimo, il firmamento si fece confuso. Poi i circuiti si regolarono, per compensare miliardi di microbalzi quantici al secondo... ... il disco di questa si dilatò finché l'astro parve proiettarsi nella nave con tutte le sue fiamme. .... La nave riemerse nello spazio normale. Doveva assumere rapidamente posizione e velocità adeguate, prima che l'aumentata potenza dell'astro penetrasse le sue difese; ma il calcolatore manovrò con tale dolcezza i campi interni di gravità che i due esseri a bordo non avvertirono alcun cambiamento di peso. In pochi momenti fu raggiunta la condizione di stabilità. La nave si fermò a un diametro di distanza dalla superficie del pianeta, equilibrando le forze gravitazionali e centrifughe mediante la sua stessa spinta."
Hamilton descrive le Stelle come un impressionista dipinge un quadro: descrizione concisa ma forte incentrata per lo piu' su colori ed emozioni di chi guarda la Stella, Anderson cerca di spiegare la chimica e la fisica di astri lontani e diversi dal nostro sole: "Le giganti azzurre sono dei mostri anche per quanto riguarda la rarità. E la più piccola è terrificante a guardarsi. Quelle chiazze sulla fotosfera erano vortici, ciascuno dei quali avrebbe potuto inghiottire un pianeta come Giove. Quell'arabesco di filamenti comprendeva le protuberanze (masse equivalenti all'intera Terra, vaporizzate, ionizzate, trasformate in plasma incandescente, schizzate a milioni di chilometri nello spazio, alcune perdute per sempre e altre destinate a ricadere giù) e tuttavia riceveva le sue configurazioni fantastiche da campi magnetici talmente grandi da essergli pari. La fluorescenza della corona era visibile a distanze orbitali poiché i suoi gas venivano sminuzzati via via dalle particelle, dagli atomi disgregati, dai quanti di una stella la cui radiazione era una bufera scatenata, ottocentocinquanta volte più grande della radiazione di Sol, una bufera talmente vasta che la stella medesima non poteva alimentarla per più di un centinaio di milioni di anni prima dell'esplosione finale in supernova."
In Anderson la fantascienza è sempre in primo piano, descrive tante piccole cose dell'ambiente da lui immaginato dagli enzimi tricostatici per non far crescere la barba a sofisticati macchinari dagli usi piu' disparati. Nella descrizione di pianeti alieni non si limita a paesaggio e forme ma dà precise indicazioni di massa, densità e quindi gravità. Di temperature e pressioni, parla di equilibrio isostatico, variazioni allotropiche e bilanci energetici, descrive la fisica del luogo, fà cenno a processi chimici... tutto molto gradevole e dettagliato.
Per finire (la sto facendo troppo lunga) Anderson è sempre molto ironico e divertente sia nella scelta dei termini (l'astronave dei protagonisti si chiama rottodellacuffia, il loro preciso e pedante calcolatore di bordo si chiama confusionario), sia nei dialoghi (brillanti ed a volte con esiti esilaranti) sia nelle situazione (gioca speso sulle differenze fisiche e culturali tra i 3 protagonisti, appartenenti a 3 razze diverse). E la sua prosa è vivida ed arriva in maniera diretta: come dimenticare le superbe caratterizzazioni di Van Rijn? Le sue "pappagorgie danzanti" ? I suoi riccioli unti e curati ? la sua irriverenza ( "Non l'abbiamo invitata a fumare" disse Anastasia gelida. "Oh, non importa, non stia a scusarsi:so che avete un sacco di cose per la testa."- Van Rijn accese il sigaro, appoggiò la schiena, accavallò le gambe ed emise una nube di fumo azzurrognolo.) ? E confusionario che gioca a poker con l'equipaggio e lascia tutti in mutande?
"La ruota a tre punte" e "Mercante delle stelle" sono addirittura precedenti di diversi anni al ciclo del "Lupo dei cieli" , eppure anche in quei racconti la differenza è davvero marcata.
Insomma: Hamilton arriva comunque ad una bella space opera, appassionante e senza pretese. "The weapon from beyond" è certamente un romanzo che va letto, ma in Anderson sto trovando un artigiano della penna di notevole spessore, uno scrittore esperto (ed è evidente la sua crescita con il passare del tempo, basta confrontare i suoi scritti), che la sa lunga, che ha passato anni ed anni... decenni chino sulla macchina da scrivere ed è sempre andato avanti aggiungendo qualcosa al suo stile, al suo "sapere" ed al sapere intrattenere. Uno scrittore che non finisce di stupirmi e che non mi ha mai stancato. Troppo, troppo avanti rispetto a molti suoi contemporanei.
Qualcuno ha qualcosa da dire in merito?
P.s. nessuno se la prenda... sono mie opinioni.
« Ultima modifica: 07 Luglio 2012, 08:49:56 di Arne Saknussemm »
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #272 data: 07 Luglio 2012, 14:51:38 »
Tutto giusto e condivisibile. Anderson apparve sulla scena oltre 20 anni dopo Hamilton, e ed era in possesso di un background culturale, scientifico e umanistico, di prim'ordine. Hamilton, all'inizio della sua carriera, scrisse cose terrificanti, col tempo divenne un'ottimo artigiano della space-opera, molto leggibile ma niente di più. Talvolta è stato accostato a Jack Williamson, ma questo accostamento vale solo in senso anagrafico. Williamson fu uno scrittore di ben altra levatura e spaziò in tutti i generi della fs, anche con notevoli incursioni nel fantastico. Anderson ha scritto una quantità enorme di romanzi di fs, quasi tutti di buona/ottima levatura ma senza nessun capolavoro epocale. Questo probabilmente lo ha relegato in seconda fila dietro ai grandi dell'epoca in cui esordì, Heinlein, Clarke etc e delle epoche successive in cui fu attivo. Il meglio della sua fs è nei racconti: molti sono veramente straordinari e lo qualificano come uno dei maggiori di sempre. Nell'ambito del romanzo i suoi veri capolavori sono nel campo del fantastico, più che della fs vera e propria. A riprova del suo talento eclettico ha scritto anche romanzi storici e thriller.
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #273 data: 09 Luglio 2012, 09:12:01 »
1) CHILDHOOD'S END Arthur C. Clarke 2) THE STARS MY DESTINATION Alfred Bester 3) SOLARIS Stanislaw Lem 4) THE MARTIAN CHRONICLES Ray Bradbury 5) 1984 GEORGE ORWELL 6) THE MAN IN THE HIGH CASTLE Philip K. Dick 7) THE CITY AND THE STARS Arthur C. Clarke 8) THE LEFT HAND OF DARKNESS Ursula K. Le Guin 9) STAND ON ZANZIBAR John Brunner 10) A CANTICLE FOR LEIBOWITZ Walter M. Miller, Jr 11) CITY Clifford D. Simak 12) UBIK Philip K. Dick 13) THE SPACE MERCHANTS Frederik Pohl C. M. Kornbluth 14) THE MOON IS A HARSH MISTRESS Robert A. Heinlein 15) HYPERION THE FALL OF HYPERION Dan Simmons 16) RENDEZVOUS WITH RAMA Arthur C. Clarke 17) LORD OF LIGHT Roger Zelazny 18) THE BOOK OF THE NEW SUN Gene Wolfe 19) THE DEMOLISHED MAN Alfred Bester 20) STRANGER IN A STRANGE LAND Robert A. Heinlein 21) THE DISPOSSESSED Ursula K. Le Guin 22) GATEWAY Frederik Pohl 23) DO ANDROIDS DREAM OF ELECTRIC SHEEP? Philip K. Dick 24) I, ROBOT Isaac Asimov 25) DOUBLE STAR Robert A. Heinlein 26) CAMP CONCENTRATION Thomas M. Disch 27) THE MIDWICH CUCKOOS John Wyndham 28) BABEL-17 Samuel R. Delany 29) NOVA Samuel R. Delany 30) THE BIG TIME Fritz Leiber 31) THE SIMULACRA Philip K. Dick 32) THE WEAPON SHOPS OF ISHER-THE WEAPON MAKERS A. E. Van Vogt 33) NIGHTWINGS Robert Silverberg 34) THE HUMANOIDS Jack Williamson 35) WAY STATION Clifford D. Simak 36) THE THREE STIGMATA OF PALMER ELDRITCH Philip K. Dick 37) THE DROWNED WORLD J. G. Ballard 38) THE CHRYSALIDS John Wyndham 39) TOWER OF GLASS Robert Silverberg 40) THE EINSTEIN INTERSECTION Samuel R. Delany 41) THE WORLD OF NULL-A A. E. Van Vogt 42) ORPHANS OF THE SKY Robert A. Heinlein 43) TO YOUR SCATTERED BODIES GO Philip José Farmer 44) A CASE OF CONSCIENCE James Blish 45) THE SIRENS OF TITAN Kurt Vonnegut, Jr. 46) HELLICONIA TRILOGY Brian Aldiss 47) THE DAY OF THE TRIFFIDS John Wyndham 48) WHAT MAD UNIVERSE Fredric Brown 49) THE END OF ETERNITY Isaac Asimov 50) PAVANE Keith Roberts 51) THE FOUNDATION TRILOGY Isaac Asimov 52) MORE THAN HUMAN Theodore Sturgeon 53) DUNE Frank Herbert 54) THE SHEEP LOOK UP John Brunner 55) FAHRENHEIT 451 Ray Bradbury 56) HOTHOUSE Brian Aldiss 57) THE CAVES OF STEEL Isaac Asimov 58) NO ENEMY BUT TIME Michael Bishop 59) ROGUE MOON Algis Budrys 60) DAVY Edgar Pangborn 61) ROADSIDE PICNIC Arkady Strugatsky Boris Strugatsky 62) Pla<x>yer PIANO Kurt Vonnegut, Jr. 63) THE LOVERS Philip José Farmer 64) THE SNOW QUEEN Joan D. Vinge 65) DREAMSNAKE Vonda N. McIntyre 66) RED MARS Kim Stanley Robinson 67) THE LONG TOMORROW Leigh Brackett 68) THE BLACK CLOUD Sir Fred Hoyle 69) THE PUPPETT MASTERS Robert A. Heinlein 70) THE DREAMING JEWELS Theodore Sturgeon 71) DARKER THAN YOU THINK Jack Williamson 72) A TIME OF CHANGES Robert Silverberg 73) THE FIFTH HEAD OF CERBERUS Gene Wolfe 74) BLOOD MUSIC Greg Bear 75) EON Greg Bear 76) TALES OF THE DYING EARTH Jack Vance 77) IMMORTALITY INC Robert Sheckley 78) THORNS Robert Silverberg 79) MAKE ROOM! MAKE ROOM! Harry Harrison 80) THE DREAM MASTER Roger Zelazny 81) THE IRON DREAM Norman Spinrad 82) THE MAN IN THE MAZE Robert Silverberg 83) RING AROUND THE SUN Clifford D. Simak 84) THE DIAMOND AGE Neal Stephenson 85) TIME OUT OF JOINT Philip K. Dick 86) MAKER OF UNIVERSES Philip José Farmer 87) THE FOREVER WAR Joe Haldeman 88) A FIRE UPON THE DEEP Vernor Vinge 89) STARTIDE RISING David Brin 90) NEUROMANCER William Gibson 91) THE STARS, LIKE DUST Isaac Asimov 92) RITE OF PASSAGE Alexei Panshin 93) ON WINGS OF SONG Thomas M. Disch 94) JEM: THE MAKING OF A UTOPIA Frederik Pohl 95) ENDER'S GAME Orson Scott Card 96) QUEEN OF ANGELS Greg Bear 97) EARTH ABIDES George R. Stewart 98) THE PENULTIMATE TRUTH Philip K. Dick 99) GLORY ROAD Robert A. Heinlein 100)THE CAVES OF STEEL Isaac Asimov
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #274 data: 09 Luglio 2012, 10:42:27 »
Bella Marben !!!
Alcune cose le ho già lette, molte altre invece sono in lista per le prossime letture. La mia prossima lettura sarà "Il grande tempo" di Lieber, romanzo che mi ha sempre attratto. Ho visto diversi commenti non proprio positivi ... adesso lo trovo al n.30 della tua lista .
Farò buon uso di questa lista thanks !!
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #275 data: 09 Luglio 2012, 17:54:15 »
Io credo che ognuno debba fare la sua lista, perchè i libri potrebbero stare in posizioni diverse nella speciale graduatoria di ognuno di noi.
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Ptertha Rosa anziano
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La spedizione della Va Flotta sta ancora cercando
Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #276 data: 09 Luglio 2012, 21:33:32 »
100 libri? più o meno sono gli stessi miei, qualcuno in più e qualcuno in meno.
w.
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******************************************** Traduttore di: 'Fratello della Nave' di Aliette De Bodard; 'Veritas' di Robert Reed; 'La Stanza delle Anime Perdute' della Rusch. Co-traduttore di 'Santiago' di Resnick; di 'Oggi sono Paul' di Shoemaker pubblicato su Quasar, e di 'Base di Settore: Venice' della Rusch. Nel 2020 di M.D.Rivera 'Nel Buio tra le stelle' e 'Il velo delle stelle'.
Oltretutto con tutti i libri che si leggono oltre la lista , la graduatoria potrebbe anche cambiare.
Non prima di 15/20 anni..i titoli più recenti sono degli anni 90. Marben era tentato di inserire qualche titolo degli anni 2.000, ma non sono ancora abbastanza "storicizzati". E poi non avrebbe saputo cosa togliere. Già ha dovuto rinunciare a Wells, Stapledon e altri precursori, nonché a notevoli incursioni fantascientifiche di scrittori "non di genere" (unica eccezione Orwell). Se inseriva qualche libro recentissimo, tipo Spin di Robert C. Wilson o Chasm City di Alastair Reynolds, che forse avrebbero pure meritato, doveva poi togliere qualche classico.
« Ultima modifica: 09 Luglio 2012, 22:44:31 di nebram »
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #280 data: 10 Luglio 2012, 08:55:26 »
Non prima di 15/20 anni..i titoli più recenti sono degli anni 90. Marben era tentato di inserire qualche titolo degli anni 2.000, ma non sono ancora abbastanza "storicizzati". E poi non avrebbe saputo cosa togliere. Già ha dovuto rinunciare a Wells, Stapledon e altri precursori, nonché a notevoli incursioni fantascientifiche di scrittori "non di genere" (unica eccezione Orwell). Se inseriva qualche libro recentissimo, tipo Spin di Robert C. Wilson o Chasm City di Alastair Reynolds, che forse avrebbero pure meritato, doveva poi togliere qualche classico.
Chissà perchè mi aspettavo almeno un romanzo di MacBride Allen nei tuoi 100 ....
« Ultima modifica: 10 Luglio 2012, 09:03:05 di Arne Saknussemm »
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #281 data: 11 Luglio 2012, 12:30:00 »
Rapide si avvicinano le ferie. In questo topic probabilmente troveranno posto solo i miei commenti/pensieri relativi all'ultimo romanzo in lettura (finito "Mondo rovente" ho deciso di buttarmi sui 3 racconti e l'ultimo romanzo -"Mirkheim"- che compone la prima parte della Technic History di Anderson ...."Il grande tempo" dovrà attendere.... , a settembre così passerò direttamente alla seconda parte, ovvero la fase relativa alla decadenza della lega polesotecnica ed alle avventure di D.Flandry).
E tra poco piu di una settimana partirò, solo con la mia piccolina... senza la Mamma !!! ... spero di essere in grado !!!, diretto alla mia Stromboli dove passerò tre settimane in completo relax e senza telefonini, televisori, pc ed internet (ma lo stereo ed i miei cd si !!). Poi si torna a Roma e ci si trasferisce (finalmente con la Mamma !!) al mare, a Tor S.Lorenzo, litorale romano ... e qui ci sarà (purtroppo ) la Tv, il Pc ed internet... poco male, ne approfitterò per dare (come promesso) una sistemata alle vecchie schede di UCZ (alle antologie, agli indici incompleti ed a dettagli vari ... tra un tuffo, un matrini dry rigorosamente alla Hemingway, un pisolino ed pò di gioco con la piccoletta), e per mettere a punto il programma per il prossimo a.sf. ,ovvero il 2012/2013, lavoro già iniziato ma ancora lontano dall'essere finito!
A Stromboli non mi porterò di certo il mio reader, ho invece una serie di libri che possono essere tranquillamente "sacrificati" all'esposizione a sole, sale, acqua e sabbia, che potranno essere "letti" dalla mia piccolina e che potranno fare da peso per evitare che il vento si porti via il teloMare.
Ecco i titoli:
-Trilogia di Flinx (A.D.Foster) -Tschai, la quadrilogia (Vance) -Mattatoio 5 (Vonnegut) -John Carter di Marter, primi 3 romanzi (Burroughs) -Figli di Medusa (Sturgeon) -Il tiranno dei Mondi (Asimov) -Millemondi di C.E.Maine -qualche cerchio rosso di Simak -Tutti a Zanzibar (Brunner) -qualche altro urania doppione da aggiungere all'ultimo momento
.... perchè è meglio abbondare che ritrovarsi senza niente da leggere in un posto dove non puoi comprare niente da leggere !!!
Bene, adesso torno alla compilazione della lista di tutto ciò che dovrò mettere in valigia. Voi direte "ma cche mmè frega a me ?" .... lo so... ovviamente non ve ne frega un beneamato ... ma tant'è !
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Tschai ma probabilmente ti piacerà, credo rientri nei tuoi gusti
Il primo approccio a Vance, con "L'odissea di Glystra", è stato pessimo. Ma non posso non provare a leggere il famoso ed apprezzato (da molti) ciclo di Tschai. Con molte riserve ... ... ma dovrò farlo !!
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #284 data: 11 Luglio 2012, 19:34:52 »
Mondo rovente" di Paul Anderson (Satan's world, 1968)
Continua con estremo piacere la lettura dei romanzi della Technic History di Anderson. Forse questo romanzo non ha una storia "forte" come "La guerra degli uomini alati" o come i racconti di "La ruota a tre punte" e "Mercante delle stelle", ma è scritto in maniera egregia. Stile godibilissimo, bella trama... sopratutto una trama che nella sua complessità non mostra falle nè soluzioni buttate là tanto per (caratteristica costante dell'Anderson che conosco), è tutto sviluppato in maniera molto intelligente. D'altra parte questi romanzi non sono certo capolavori, sono invece bellissime storie d'intrattenimento, belle al punto che in poco meno di 2 mesi mi sono fatto fuori 6 romanzi del ciclo.
Voto? Un onestissimo 7.
Adesso mi butto sui 3 racconti "La stagione del perdono", "Un po di conoscenza" e "Stella mineraria", per arrivare al romanzo "Mirkheim", chiudendo così il 25° secolo della Technic History.
« Ultima modifica: 11 Luglio 2012, 19:36:00 di Arne Saknussemm »
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