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URANIA MANIA - Urania Mondadori e altre collane - Collezionisti di Urania, Fantascienza, Fantasy, Gialli e Fumetti
Discussione: a.sf. 2011/2012 - Programma annuale (letto 31996 volte)
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #255 data: 18 Giugno 2012, 12:53:27 »
Il seme tra le stelle di James Blish (The seedling stars, 1956)
Bellissimo libro ! E non me lo aspettavo ! Perfettamente d'accordo con quanto scritto sopra da Maxp. : il romanzo, nell'edizione urania, sembra "accorciato" in alcune parti, e la descrizione della "battaglia" per la conquista dello stagno su Hydrot è tra le pagine migliori di tutta la SF (almeno di quella che ho letto io ). Romanzo che propone interessanti riflessioni, riflessioni attuali quando fu scritto il romanzo (per certi motivi) ed attuali adesso (per motivi differenti).
"Il seme tra le Stelle" è a suo modo poetico, è molto toccante e dipinge (in maniera molto stringata) personaggi con i quali non si può non entrare in empatia ... dopotutto sono uomini come noi. O no ??
Mi sembra che in "Il seme tra le Stelle" Blish utilizzi la fantascienza come scusa, come mezzo che possa permettergli, dal punto di vista narrativo, un pò tutto (un pò alla PKD, anche se con modi e risultati totalmente diversi) e, nella fattispecie, permette a Blish una dissertazione neanche tanto velata sui fenomeni di razzismo ed emarginazione (ricordiamo che il romanzo è del '56, e nel '56 negli USA c'erano ancora posti per bianchi e posti per negri, diritti umani e diritti negri), sulla supposta superiorità di una razza rispetto ad un'altra, su cosa è un "essere umano", su cosa ci rende "umani". Con Sweeney (e non solo) ci ritroviamo davanti alla negazione dell'individuo e della sua piu' intima essenza, davanti alla strumentalizzazione di una vita ed al suo sacrificio sull'altare della scienza, mentre gli uomini-foca ribaltano l'atavico spauracchio dell'uomo-nero aprendo scenari certamente spaventosi per chi non riconosce se stesso negli altri, per chi non si pone sullo stesso piano di ogni essere vivente. Blish forse non immaginava che anche nel 2012 il tema da lui toccato potesse essere ancora attuale, anzi... che potesse rivestire anche nuovi significati: pensiamo a tutte le modificazioni genetiche, alle tecnologie mediche, alla chirurgia plastica, ai soprusi della scienza e della tecnica sugli individui e sul mondo e, ovviamente, all'antichismo e mai ridimensionato razzismo, in tutte le sue forme.
Tutto questo in un romanzo mai pesante ne noioso e che può essere letto anche come una "semplice" favola fantascientifica.
« Ultima modifica: 19 Giugno 2012, 11:19:17 di Arne Saknussemm »
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Che c'entra il fantasy? Mica si parla di draghi, elfi e forzuti muscolosi... si parla di un modo colonizzare i pianeti diverso dal "terraforming": invece di adattare il pianeta ai nuovi inquilini, adatti chi deve viverci, più fantascienza di così... Pensa che tra i tanti episodi tagliati ce ne stava uno interessantissimo sul pianeta "Fluke-4" in prossimità della remotissima stella "Flukestar": per poterlo colonizzare gli uomini venivano trasformati in simpatici e dolcissimi cagnolini, ma qualcosa andava storto...
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #260 data: 18 Giugno 2012, 23:10:24 »
Mi sembra che in "Il seme tra le Stelle" Blish utilizzi la fantascienza come scusa, come mezzo che possa permettergli, dal punto di vista narrativo, un pò tutto (un pò alla PKD, anche se con modi e risultati totalmente diversi) e, nella fattispecie, permette a Blish una dissertazione neanche tanto velata sui fenomeni di razzismo ed emarginazione (ricordiamo che il romanzo è del '56, e nel '56 negli USA c'erano ancora posti per bianchi e posti per negri, diritti umani e diritti negri), sulla supposta superiorità di una razza rispetto ad un'altra, su cosa è un "essere umano", su cosa ci rende "umani". Con Sweeney (e non solo) ci ritroviamo davanti alla negazione dell'individuo e della sua piu' intima essenza, davanti alla strumentalizzazione di una vita ed al suo sacrificio sull'altare della scienza, mentre gli uomini-foca ribaltano l'atavico spauracchio dell'uomo-nero aprendo scenari certamente spaventosi per chi non riconosce se stesso negli altri, per chi non si pone sullo stesso piano di ogni essere vivente. Blish forse non immaginava che anche nel 2012 il tema da lui toccato potesse essere ancora attuale, anzi... che potesse rivestire anche nuovi significati: pensiamo a tutte le modificazioni genetiche, alle tecnologie mediche, alla chirurgia plastica, ai soprusi della scienza e della tecnica sugli individui e sul mondo e, ovviamente, all'antichismo e mai ridimensionato razzismo, in tutte le sue forme.
Tutto questo in un romanzo mai pesante ne noioso e che può essere letto anche come una "semplice" favola fantascientifica.
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #262 data: 22 Giugno 2012, 19:12:43 »
Sto leggendo "Morgan Chane, il lupo dei cieli" di Edmond Hamilton (The weapon from beyond, 1966)
Primo di 3 romanzi presenti nel volume della Libra Ed.
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L'edificio dell'astroporto era colossale....
Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #263 data: 22 Giugno 2012, 19:47:41 »
Il "MIO" libro, il primo Urania da me acquistato , quello che mi schiuse il regno meraviglioso in cui mi piace addentrarmi. Godilo lo merita e che ti piaccia come fu per me. Devo per la verità dichiarare che allora ero molto ma molto più giovane di oggi vin
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Fatti non fummo per viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza.
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #264 data: 23 Giugno 2012, 09:20:25 »
Il "MIO" libro, il primo Urania da me acquistato , quello che mi schiuse il regno meraviglioso in cui mi piace addentrarmi. Godilo lo merita e che ti piaccia come fu per me. Devo per la verità dichiarare che allora ero molto ma molto più giovane di oggi vin
E' bellissimo ! Lo sto divorando a gran bocconi. Ovviamente è un tipo di fantascienza "non pretenziosa", è una bellissima storia, scritta bene, avvincente e che non pretende di voler essere altro o di trasmettere qualcosa. Essere giovani potrebbe aiutare (ed io comunque lo esso !), ma non è essenziale: io ad esempio adoro leggere Van Vogt ancora adesso ed ho sempre sostenuto che basta abbandonarsi e leggere con gli occhi del bambino che legge una favola per goderselo totalmente. Ed è possibile farlo a qualsiasi età, serve solo un pò di "predisposizione". Mi sa che i 2 romanzi seguenti li conservo per le "letture da spiaggia", sotto l'ombrellone o il portico
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #265 data: 26 Giugno 2012, 09:16:43 »
Morgan Chane, il lupo dei cieli di Edmond Hamilton (The weapon from beyond, 1966)
Questo primo romanzo del ciclo del "Lupo dei cieli" è anche il primo romanzo di Edmond Hamilton che leggo. Lo sapevo ! ... c'è sempre stato un non so che che mi spingeva verso questo autore, e difatti negli ultimi 2 anni ho accumulato molti suoi romanzi che poi per un motivo o per l'altro non sono mai riuscito a leggere. Edmond Hamilton è certamente il tipo di autore che piace a me. Propone una space opera avventurosa (filone tra i miei preferiti) molto schietta e sufficentemente asciutta, l'attenzione principale è rivolta all'azione, al colpo di scena ed all'infusione di massicce dosi di "sense of wonder". Un lato della sua scrittura mi ricorda tantissimo un'altra autrice, che poi è sua moglie, ovvero Leigh Brackett: marito e moglie riescono a dipingere scenari cosmici, paesaggi astrali, nebulose e pianeti, stelle ed ammassi stellari in maniera eccezionale, come pochi (davvero pochi) altri sanno fare. Ero gia rimasto a bocca aperta davanti ai paesaggi de "La legge dei Vardda" ed ho ritrovato parte di quella meraviglia in questo "The weapon from beyond". Hamilton, in questo romanzo, dà un sottotitolo ad ogni capitolo ed in ogni capitolo si introduce un elemento di sorpresa o qualcosa di "meraviglioso" o, per finire, una grande scena di azione. Questo rende la lettura estremamente avvincente e rapida. Gran bel romanzo, non vedo l'ora di gustarne il seguito.
Voto: 8
Un altro trittico di E.Hamilton che mi attira molto è la trilogia delle Stelle (ovvero: La stella della vita - Gli incappucciati d'ombra - La spedizione della V flotta). Credo che sia "Starwolf" che "Stars trilogy" saranno il piatto forte di questa mia estate.
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #266 data: 27 Giugno 2012, 17:12:41 »
Sto leggendo "Pianeta perduto" di Edmond Hamilton (The closed worlds, 1967)
Secondo dei 3 romanzi presenti nel volume della Libra Ed. e componenti il ciclo del "Lupo dei cieli".
« Ultima modifica: 27 Giugno 2012, 17:15:37 di Arne Saknussemm »
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #267 data: 30 Giugno 2012, 17:42:29 »
Pianeta perduto di Edmond Hamilton (The closed worlds, 1967)
Secondo dei 3 romanzi presenti nel volume della Libra Ed. e componenti il ciclo del "Lupo dei cieli".
Sarà un caso se in questo romanzo scritto nel 1967 si narra di un congegno chiamato LIBERO VIAGGIO che permette agli esseri umani (e non solo) di
viaggiare istantaneamente in ogni punto dell'universo... ma solo con la mente, abbandonando a terra il proprio corpo inanimato ed inerme ?
Questo romanzo procede sulla falsa riga del precedente "The weapon from beyond" ma rispetto al suo predecessore ha qualcosa in meno: meno mistero e meno stupore. Ed una trama più semplice e meno intrigante. Resta comunque un buon romanzo, una bella space opera avventurosa, ben scritta e mai noiosa.
Voto? 7
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #268 data: 30 Giugno 2012, 17:59:58 »
Sto leggendo "Le stelle del silenzio"di Edmond Hamilton (The world of the starwolfes, 1968)
Terzo ed ultimo romanzo del ciclo dei Lupi dei cieli.
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale « Rispondi #269 data: 04 Luglio 2012, 12:54:01 »
Sto leggendo "Mondo rovente" di Paul Anderson (Satan's world, 1968)
« Ultima modifica: 04 Luglio 2012, 12:55:00 di Arne Saknussemm »
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