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Home Forum | La Fantascienza e gli altri generi... | La Fantascienza in Generale | Discussione: a.sf. 2011/2012 - Programma annuale «prec succ»
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  Autore  Discussione: a.sf. 2011/2012 - Programma annuale  (letto 32058 volte)
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale
« Rispondi #15 data: 19 Settembre 2011, 11:04:36 »
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Citazione da: Arne Saknussemm il 19 Settembre 2011, 09:37:41



Zelazny ... "Il signore della luce" mi è piaciuto. Non semplice ne lineare, ma molto avvincente. Poi esperienza poco significativa con "Io, l'immortale" ... ti sapro' dire come procederà la conoscenza con Roger !




Basta vedere i commenti al libro (da 4 a 9.5) per capire che con Zelazny non c'è mai l'unanimità...
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale
« Rispondi #16 data: 19 Settembre 2011, 11:27:22 »
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Citazione da: Arne Saknussemm il 16 Settembre 2011, 17:45:55


p.s. che tipo di sf mi piace ?? prediligo la space opera e la hard sf ma ci sono tantissime altre cose che mi piacciono... e tanto altro voglio "assaggiare" !!


Per la serie space opera ti consiglio:

"Risen" e "Risen, lo sterminio dei mondi", di Scott Westerfeld
"L'ombra dell'astronave", "Il viaggio dello Star Wolf", "Le ultime ore di Shaleen", di David Gerrold
"La fiaccola dell'onore" e "Le potenze dello spazio", di Roger McBride Allen
"Guerra eterna", di Joe Haldeman
"La galassia brucia!" e "L'arma del caos", di Colin Kapp
"Starplex" e "Apocalisse su Argo", di Robert Sawyer

Per la serie hard FS ti consiglio:

"Timescape" e "Il manufatto", di Gregory Benford
"Axiomatic" e "Luminous", di Greg Egan
"Preda", di Michael Crichton
"L'anello di Caronte" e "La sfera spezzata", di Roger McBride Allen
"Nemesis" e "Dossier Andromeda", di Bill Napier
"Astronave Redshift", di John E. Stith
"Accelerando" e "L'alba del disastro", di Charles Stross

Se non ne hai abbastanza, ti rimando al foglio excel degli "Imperdibili"...
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale
« Rispondi #17 data: 19 Settembre 2011, 11:53:32 »
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Grazie anche a te Merco:Kapp !!

Si, la lista degli imperdibili la consulto costantemente.
Dei libri da te citati purtroppo ho solo "Guerra eterna" (che sta nella lista delle letture di quest'anno).

Sto aspettando inoltre l'ultimo volume della trilogia del vuoto di P.F.Hamilton... mi aspetto una space opera in grande stile da questa trilogia...speriamo bene !

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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale
« Rispondi #18 data: 19 Settembre 2011, 12:00:22 »
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Citazione da: Arne Saknussemm il 19 Settembre 2011, 11:53:32

Grazie anche a te Merco:Kapp !!

Si, la lista degli imperdibili la consulto costantemente.
Dei libri da te citati purtroppo ho solo "Guerra eterna" (che sta nella lista delle letture di quest'anno).

Sto aspettando inoltre l'ultimo volume della trilogia del vuoto di P.F.Hamilton... mi aspetto una space opera in grande stile da questa trilogia...speriamo bene !




La "Trilogia del vuoto" l'ho trovata molto avvincente, ma non la definirei prettamente una "space opera", in quanto molta parte delle vicende narrate si sviluppa sui pianeti, e in particolare nella città di Makkathran. Per carità, ci sono delle belle pagine di FS spaziale bellica, ma non rappresentano la parte preponderante del romanzo.
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale
« Rispondi #19 data: 19 Settembre 2011, 18:33:52 »
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"Tutto bene a Carson Plenet"   di A.E.Van Vogt  

Pubblicato originariamente nel 1959 con il titolo "The war against the Rull".
E' una fix-up novel (ossia il risultato della rielaborazione di racconti usciti precedentemente) composta da:

- Co-Operate - or else ! '42
- The second solution '42
- The sound '50
- The green forest '49
- The Rull  '48
- Repetition (o The Gryb) '40

usciti tutti su Astounding SF.

Sembra che sia considerato il suo miglior romanzo di avventura spaziale (io non posso confermare... non posso nemmeno dire se è il piu bello dei Van Vogt che ho letto....visto che ancora non sono arrivato a metà !!)








***************************

Ho avuto modo di leggere "Collabora altrimenti...", racconto che (finale a parte) corrisponde approssimativamente ai primi 4 paragrafi del romanzo.
Il racconto è "spaziale e meraviglioso" alla maniera di Van Vogt, ed è incentrato sul significato, sulla dietrologia e sulla convenienza della collaborazione... appunto (erano gli anni durante i quali gli USA cominciarono a cooperare con L'URSS... ) !!
La traduzione è di R.Rambelli ed è nettamente superiore alla confusa ed imprecisa traduzione del romanzo nella versione Urania, ad opera di B.Della Frattina.
« Ultima modifica: 05 Ottobre 2011, 19:02:08 di Arne Saknussemm » Loggato
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale
« Rispondi #20 data: 22 Settembre 2011, 10:31:51 »
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Ho finito di leggere "Tutto bene a Carson Planet".

Allora, il romanzo ha tutti i pregi ed i difetti tipici di Van Vogt e risente fortemente del processo di fix-up, difatti le 5 parti che compongono il libro sono accomunate essenzialmente dalla presenza del protagonista e dei Rull.
Come sempre, Van Vogt sa catturare l'attenzione e ti fa volare pagina dopo pagine (nonostante sia evidente come alcuni passaggi risultino forzati) mettendo in scena un'avventura kaleidoscopica.
Nel dispiegarsi della storia Van Vogt mette in scena tante situazioni slegate l'una dall'altra ma fortemente visionare, potenti. Ad esempio la parte corrispondente alla novella "The sound" non puo' non meravigliare, è una piccola lezione di come scatenare il tanto ricercato "sense of wonder" in poche frasi (riuscendoci nonostante il racconto in se non abbia nulla di eccezionale):
il Suono, la Nave ... una nave che dovrà raggiungere un'altra galassia...la galassia dei Rull, una Nave talmente grande e cosi' complessa che puo' comprenderla e guidarla solo chi è cresciuto dentro di lei...insieme a lei... la Città della Nave !


Romanzo senza pretese, se non quella di meravigliare ed intrattenere.
A me Van Vogt piace e, mediando pregi e difetti, "Tutto bene a Carson Planet" un 7 lo merita !

P.S. La traduzione di Beata della Frattina (Urania) è veramente sciagurata !!
« Ultima modifica: 22 Settembre 2011, 12:12:33 di Arne Saknussemm » Loggato
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale
« Rispondi #21 data: 22 Settembre 2011, 19:02:30 »
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Stasera attacco con "Il fiume della vita" di P.J. Farmer.

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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale
« Rispondi #22 data: 23 Settembre 2011, 09:55:34 »
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Citazione da: Arne Saknussemm il 22 Settembre 2011, 10:31:51


Romanzo senza pretese, se non quella di meravigliare ed intrattenere.
A me Van Vogt piace e, mediando pregi e difetti


Tra i 13 i 15 anni Van Vogt era il mio autore preferito. A quell'età non fai troppo caso alle carenze stilistiche e strutturali, ti fai invece incantare dalle immagini suggestive e potenti che questo autore dispiega a piene mani, almeno nelle sue opere migliori...le opere peggiori possono essere invece parecchio indigeste...quel che mancava a Van Vogt era la lucidità di un Asimov o un Clarke e il talento narrativo di un Heinlein. Se avesse avuto un po' di queste doti sarebbe stato uno scrittore straordinario, purtroppo è stato un occasione mancata della FS, tante idee e immagini grandiose ma spesso all'interno di trame confusionarie e illogiche, tese più ad ammaliare e stupire il lettore che non a raccontare una storia compiuta. Autore comunque da conoscere, nei suoi momenti migliori ha scritto alcune delle più belle pagine della Golden Age, nei suoi momenti peggiori...lasciamo perdere...
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« Rispondi #23 data: 23 Settembre 2011, 16:37:35 »
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Citazione da: marben il 23 Settembre 2011, 09:55:34


Citazione da: Arne Saknussemm il 22 Settembre 2011, 10:31:51


Romanzo senza pretese, se non quella di meravigliare ed intrattenere.
A me Van Vogt piace e, mediando pregi e difetti


Tra i 13 i 15 anni Van Vogt era il mio autore preferito. A quell'età non fai troppo caso alle carenze stilistiche e strutturali, ti fai invece incantare dalle immagini suggestive e potenti che questo autore dispiega a piene mani, almeno nelle sue opere migliori...le opere peggiori possono essere invece parecchio indigeste...quel che mancava a Van Vogt era la lucidità di un Asimov o un Clarke e il talento narrativo di un Heinlein. Se avesse avuto un po' di queste doti sarebbe stato uno scrittore straordinario, purtroppo è stato un occasione mancata della FS, tante idee e immagini grandiose ma spesso all'interno di trame confusionarie e illogiche, tese più ad ammaliare e stupire il lettore che non a raccontare una storia compiuta. Autore comunque da conoscere, nei suoi momenti migliori ha scritto alcune delle più belle pagine della Golden Age, nei suoi momenti peggiori...lasciamo perdere...


Già... la penso esattamente come te !

(e sicuramente leggero' tutti i "Van Vogt" che non ho ancora letto )
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale
« Rispondi #24 data: 23 Settembre 2011, 18:05:22 »
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"Il fiume della vita" di P.J.Farmer

"La prima vicenda della serie del Mondo del fiume fu sritta nel 1952.
Era un romanzo di 150.000 parole, intitolato in origine Owe for the flesh.
Lo scrissi in un mese per poterlo presentare a un premio internazionale di fantasy e science fiction. Il romanzo vinse, ma per un complesso di circostanze in cui non mi addentrero' in questa sede, non venne mai pubblicato ed io incassai soltanto una minima parte del denaro che mi spettava.
Allora, l'idea non era concepita come una serie: il manoscritto era un libro completo, nel quale veniva risolto l'enigma del Pianeta del Fiume.
Quando gli spiacevoli avvenimenti collegati al premio si conclusero, io mi ritrovai in possesso della proprietà letteraria del libro. A quel tempo non c'era mercato per i romanzi fantascentifci molto lunghi scritti da autori non famosi e con all'attivo pochi racconti venduti a qualche rivista. Misi il manoscritto nel proverbiale cassetto e me ne dimenticai per diversi anni. "


Cosi' inizia il racconto di Farmer sulla genesi di "To your scattered bodes go".

Sintetizzo il seguito:

Nel '64, rispolverato a dovere il manoscritto, lo propose, col titolo di Owe for a river, all'editore che gli aveva gia pubblicato "The green Odyssey", ma fu rifiutato.

Infine fu Pohl, che dirigeva Galaxy e le riviste sorelle, a proporre a Farmer di scrivere una serie di nouvelette per la sua rivista , dispensando anche "acuti commenti".

Farmer scrive: "Ormai avevo riflettuto abbastanza sul concetto del Mondo del Fiume per capire che Pohl aveva ragione.
Un pianeta sul quale gran parte degli umani vissuti da 1.000.000 ac fino all'inizio del XXI secolo erano stati resuscitati sulle rive di un fiume lungo 10 o forse 20 milioni di Km, era un mondo troppo grande per racchiuderlo in un solo volume. E aveva troppi personaggi che avrei desiderato approfondire".

Cosi' nel 1965 usci' la prima nouvelette Day of the great shout.
Nel 1966 usci The suicide Express, ed i due racconti andarono poi a costituire "To your scattered bodies go" (Il fiume della vita) , che uscirà nel 1971.

A "Il fiume della vita" faranno seguito 4 romanzi (l'ultimo è del 1983), Farmer ne ipotizzava addirittura un sesto... ma forse non fece in tempo a scriverlo.

Lui considerava i primi 4 romanzi come "volumi principali" della serie, ed il quinto e sesto, insieme a diversi racconti, come "secondari" o "affluenti".

Insomma, il ciclo di "Riverworld" è davvero monumentale !

.... e vista la mole... spero proprio che la fatica venga alla fine ben ricompensata !

Vedremo....

« Ultima modifica: 23 Settembre 2011, 19:04:35 di Arne Saknussemm » Loggato
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« Rispondi #25 data: 03 Ottobre 2011, 12:06:42 »
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Finito di leggere "Il fiume della vita".

Non ho (purtroppo !!   ) i seguenti capitoli... vedro' di procurarmeli.
Di conseguenza i sono buttato su "Riverworld", racconto lungo del 1966.
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« Rispondi #26 data: 03 Ottobre 2011, 13:25:31 »
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Non ci sono i seguenti capitoli. Hai dimenticato un pezzo.
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« Rispondi #27 data: 03 Ottobre 2011, 17:08:51 »
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Citazione:

Citazione da: Arne Saknussemm il 03 Ottobre 2011, 12:06:42

Non ho (purtroppo !!   ) i seguenti capitoli... vedro' di procurarmeli.



quote author=Free Will qlnk=board=9&threadid=5626&start=15#58076 date=1317641131]

Non ci sono i seguenti capitoli. Hai dimenticato un pezzo.


Uno ?? Magari !!

sono ben 5 !!!  ... e chissà quando li trovero'!!

(ma non li avevo dimenticati)

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« Rispondi #28 data: 04 Ottobre 2011, 08:38:44 »
Cita

Mi sono avvicinato a "Il fiume della vita", ed alla saga di RIVERWORLD tutta,con molto entusiasmo.

"Il fiume della vita" non ha tradito le mie aspettative.
Romanzo avvincente, si fa leggere davvero in poco tempo.

Lo stile di Farmer mi appare...come dire... neutro ? naturale? non artificioso?
Insomma è scritto cosi' come io parlo...ecco !!

Ma cosa scrive ???
Il mondo creato da Farmer è eccezionalmente evocativo, la storia è molto appassionante, è ben congegnata, molto pensata, basata su un'idea di fondo "meravigliosa" quanto originale e potente.

Usa la SF per parlare dell'uomo e della sua natura, per camuffare le sue dissertazioni su religione, scienze sociali, metafisica ...
ma il tutto è sempre fatto con molta naturalezza e leggerezza... chi vuole leggere solo una storia di SF lo puo' fare tranquillamente...non si accorgerà nemmeno delle sottigliezze e delle allusioni di Farmer.

Il finale aperto, poi, è esaltante. Pregusto gia il seguito...
...sempre pero' che il seguito sia all'altezza !
(ma i commenti degli utenti del sito hanno incrinato questa mia convinzione ! )

... e sempre che io riesca a trovare i volumi su qualche bancarella !!


p.s. "Il fiume della vita" mi ricorda per certi versi "Il fabbricante di universi" (dello stesso Farmer), sarà che anche "Il Fabbricante" è basato su una idea di fondo originale e potente che trova sviluppo poi in una lunga storia, saranno le descrizioni evocative di mondi favolosi... mmmhhh ... si fa sempre piu forte in me il desiderio di rileggere "Il fabbricante" .

   .... 'sti benedetti cicli... anche del ciclo de "I fabbricanti di universi" posseggo solo il primo volume...
« Ultima modifica: 04 Ottobre 2011, 08:48:20 di Arne Saknussemm » Loggato
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Re:a.sf. 2011/2012 - Programma annuale
« Rispondi #29 data: 04 Ottobre 2011, 09:35:37 »
Cita


Citazione da: Arne Saknussemm il 04 Ottobre 2011, 08:38:44

Mi sono avvicinato a "Il fiume della vita", ed alla saga di RIVERWORLD tutta,con molto entusiasmo.

"Il fiume della vita" non ha tradito le mie aspettative.
Romanzo avvincente, si fa leggere davvero in poco tempo.

Lo stile di Farmer mi appare...come dire... neutro ? naturale? non artificioso?
Insomma è scritto cosi' come io parlo...ecco !!

Ma cosa scrive ???
Il mondo creato da Farmer è eccezionalmente evocativo, la storia è molto appassionante, è ben congegnata, molto pensata, basata su un'idea di fondo "meravigliosa" quanto originale e potente.

Usa la SF per parlare dell'uomo e della sua natura, per camuffare le sue dissertazioni su religione, scienze sociali, metafisica ...
ma il tutto è sempre fatto con molta naturalezza e leggerezza... chi vuole leggere solo una storia di SF lo puo' fare tranquillamente...non si accorgerà nemmeno delle sottigliezze e delle allusioni di Farmer.

Il finale aperto, poi, è esaltante. Pregusto gia il seguito...
...sempre pero' che il seguito sia all'altezza !
(ma i commenti degli utenti del sito hanno incrinato questa mia convinzione ! )

... e sempre che io riesca a trovare i volumi su qualche bancarella !!


p.s. "Il fiume della vita" mi ricorda per certi versi "Il fabbricante di universi" (dello stesso Farmer), sarà che anche "Il Fabbricante" è basato su una idea di fondo originale e potente che trova sviluppo poi in una lunga storia, saranno le descrizioni evocative di mondi favolosi... mmmhhh ... si fa sempre piu forte in me il desiderio di rileggere "Il fabbricante" .

   .... 'sti benedetti cicli... anche del ciclo de "I fabbricanti di universi" posseggo solo il primo volume...



Io li ho tutti in edizione Urania e l'unico che mi ha dato qualche difficoltà di reperimento è stato il 1212 al punto che quando l'ho scorto in un lotto su eBay pensavo fosse solo un'illusione ottica...
Armati quindi di pazienza che prima o poi li trovi tutti e soprattutto segui sempre la mia "regola aurea": NON iniziare a leggere qualcosa se NON possiedi già tutti i seguiti. Io purtroppo ho iniziato a seguirla solo dopo aver letto i cicli "mozzati" di Chalker e di Sheffield ed essermi preso una incazzatura senza uguali...
Venendo al ciclo, come dicevo, adoro Farmer e me lo sto tenendo da parte: se sopravviviamo al 2012 lo leggo senz'altro.
« Ultima modifica: 04 Ottobre 2011, 09:37:09 di maxpullo » Loggato
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