E come ogni anno si parte con il programma estivo di letture...
Penalizzato da problemi alla vista e da una serie di problemi che richiedono costante impegno sia sul lavoro che nel privato, non rinuncio tuttavia al mio consueto tour-de-force che negli anni passati mi ha spalancato le porte dei grandi classici della SF con letture decisamente positive tra le quali mi piace ricordare "Ubik", "Il tredicesimo comandamento" e "Gli amanti di Siddo", solo per limitarmi ad alcuni dei migliori.
Quest'anno il programma è molto meno ambizioso se vogliamo, ma pur sempre impegnativo.
Oltre al ciclo delle Cinque Galassie di Brin, che rimane il mio caposaldo per tutto il periodo estivo e di cui ho già affrontato con entusiasmo i primi due romanzi, ho intenzione di approfondire la mia conoscenza di Lafferty con "Il tredicesimo viaggio di Simbad" e "Maestro del passato", senza disdegnare i raccontini de "La banda di Barnaby Sheen" che mi accompagna ormai da un mesetto ovunque vada, ma che ha avuto il torto di rimanere schiacciata sotto i mattoni di Brin della serie Cosmo Oro...
Altro ciclo che intendo finire nel corso dell'estate è quello del prof. Quatermass, anche se sinora non ne sono stato troppo entusiasta.
Completeranno il programma "I missionari" di David G. Compton e, se avanzerà del tempo, due titoli che da tempo volevo leggere: "Viaggio in fondo alle stelle" di Maddox Roberts e "Il popolo dell'autunno" che mi aiuterà ad anticipare il doveroso "recupero" della conoscenza dell'immenso Ray Bradbury.
In autunno, oltre Bradbury, vorrei iniziare a leggere qualcosa di Pohl, autore per il quale non sono mai impazzito ma che voglio imparare a conoscere meglio e soprattutto mi metterò di impegno per leggere "Fanteria dello spazio" e "Guerra eterna", due romanzi che, per argomento, non mi hanno mai attirato, ma che non posso esimermi dal leggere.
Un po' ambizioso, ma fattibile...

Per le mie due settimane sotto l'ombrellone mi hanno concesso un solo libro... Ma l'ho scelto bello cicciuto: 22/11/63 di king, gran bel libro

Il settimo romanzo di David Weber: In enemy hands. Della serie Honor Harrington.
Naturalmente in inglese perchè mai tradotti in italiano (come al solito)

w.

Ho comprato un libro di Pohl , La Porta dell'Infinito, ne avevo sentito parlare bene qui sul forum , sinceramente non mi ricordo in che post, ha una bella copertina tutta argento in prima pagina interna c'e' scritto Edizione CDE spa- Milano su licenza della editrice Nord .
Poi due romanzi di Farmer , della trilogia Dayworld, mi toccherà andare in giro a cercare il terzo , che poi è il primo.
Di questi 2 autori non ho ancora letto nulla , spero di aver fatto centro.

Citazione da: MILES VORKOSIGAN il 22 Settembre 2012, 20:11:18

Ho comprato un libro di Pohl , La Porta dell'Infinito, ne avevo sentito parlare bene qui sul forum , sinceramente non mi ricordo in che post, ha una bella copertina tutta argento in prima pagina interna c'e' scritto Edizione CDE spa- Milano su licenza della editrice Nord . Poi due romanzi di Farmer , della trilogia Dayworld, mi toccherà andare in giro a cercare il terzo , che poi è il primo.

Io trovo le copertine di quella collana del club degli editori (di cui ho alcuni volumi) spaventosamente brutte: bruttarello il design in generale... pessimi....o bruttissimi, i disegni. Gli uomini raffigurati sembrano tutti fotografie di Ken e Barbie.
Pensa che non ho ancora letto "Straniero in terra straniera" di Heinlein a causa della bruttezza della copertina ....



... non riesco a tenere quel tizio ed il suo ciuffo sul mio comodino ...  

Appena finito di leggere:

-Gli dei invisibili di Marte di Ian Watson (di cui ho pubblicato anche una recensione sul mio blog)

-Il lupo dei Cieli di Edmond Hamilton (recensione in lavorazione).
Primo romanzo dell'omonimo ciclo che mi piacerebbe reperire.

Giusta osservazione!Provvedo subito.....questo è il primo romanzo che leggo di Ian Watson, autore che comunque merita un'approfondimento anche se il mio giudizio su "Gli dei invisibili di Marte" non è dei più positivi.

Quando lo lessi e diedi il mio parere, mi vidi costretto ad indossare l'armatura per gli improperi ricevuti, condiderato anche il fatto che lo giudicai sufficiente, oltretutto non avevo mai letto nulla di Watson e mi riproposi di commentare un suo altro romanzo per avere una più ampia veduta di questo autore. Credo cmq che con questo romanzo l'autore abbia fatto fiasco, lasciando cmq il fatto che ognuno ha il proprio modo di vedere le cose.